L’obiettivo di inflazione definito dal Consiglio monetario nazionale (CMN) era del 3% con una tolleranza fino al 4,5%. L’IBGE ha affermato in precedenza che il cibo è il principale responsabile dell’aumento dell’indice generale dei prezzi al consumo (IPCA).
“È evidente che questa variazione dell’inflazione ha un impatto su questi due forti eventi meteorologici che avete seguito, segnalati, sia siccità in diverse località del paese che pioggia eccessiva in diverse località del paese. Ma direi che questo problema dovrebbe essere risolto”, ha detto il ministro ai giornalisti dopo un incontro mattutino con il presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT).
I due eventi climatici a cui ha fatto riferimento sono stati le inondazioni nel Rio Grande do Sul a maggio e la siccità che ha provocato gravi incendi boschivi nella seconda metà dell’anno.
Rui Costa ha inoltre affermato che il governo è impegnato nella responsabilità fiscale nonostante l’impennata dell’inflazione e l’aumento del tasso di interesse di base previsto per quest’anno, che dovrebbe raggiungere il 15% entro giugno.
“L’insieme delle misure fiscali votate a dicembre dialogherà e sta già promuovendo i suoi effetti nel riaffermare l’impegno fiscale assoluto del governo, riportando l’inflazione entro l’obiettivo e nei limiti previsti nel quadro di politica economica”, ha aggiunto il ministro.
A causa del superamento del tetto massimo dell’inflazione, il nuovo presidente della Banca Centrale, Gabriel Galípolo, dovrà spiegare al Ministro Fernando Haddad (Finanze) cosa ha fatto e cosa farà per riportare l’indice ai livelli previsti dal CMN.
I calcoli dell’IBGE indicano che il gruppo Alimentari e Bevande è stato uno di quelli che ha pesato maggiormente sull’inflazione nel 2024, con un incremento del 7,69% in 12 mesi.
Secondo l’agenzia, i prezzi della carne e del caffè macinato hanno apportato i maggiori contributi all’anno, con aumenti rispettivamente del 20,84% e del 39,6%.
L’IBGE ha inoltre evidenziato che l’obiettivo è stato superato anche dai prezzi della benzina (9,71%), dei piani sanitari (7,87%) e dei pasti fuori casa (5,7%). Il prezzo dell’elettricità, invece, che ha visto aumenti nelle bollette nei mesi di luglio, settembre e novembre, ha chiuso l’anno con una riduzione dello 0,37%.
Si tratta del secondo superamento dell’obiettivo da parte del terzo governo Lula, che ha già visto l’inflazione nel 2023 raggiungere il 4,62%.