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Riforma fiscale: il relatore alla Camera respinge l’aliquota ridotta per i servizi igienico-sanitari


Il deputato Reginaldo Lopes (PT-MG), relatore del progetto di regolamento del riforma fiscale alla Camera ha tolto i servizi igienico-sanitari di base dall’elenco dei servizi con un’aliquota ridotta al 60%.

La proposta è stata analizzata in plenaria questo lunedì (16) e dovrebbe concludersi martedì (17). Se approvato, il testo sarà approvato dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT).

L’inserimento dei servizi igienico-sanitari di base nell’elenco dei servizi con tariffa diversa è stato proposto dal relatore del Senato, Eduardo Braga (MDB-AM).

Secondo il testo approvato, questi servizi avrebbero una riduzione dell’incidenza della Contribuzione su Beni e Servizi (CBS) e dell’Imposta su Beni e Servizi (IBS), le nuove imposte create dalla riforma.

Secondo la valutazione di Braga, servizi come l’approvvigionamento e il trattamento dell’acqua e le fognature sono considerati attività di “salute umana” e, pertanto, dovrebbero avere un’aliquota fiscale ridotta al 60%.

Ha ripreso però il deputato Reginaldo Lopes versione iniziale del testosostenendo che l’inclusione dei servizi igienico-sanitari nell’elenco dei regimi differenziati potrebbe generare un aumento della tariffa generale, stimato al 26,5%.

In precedenza, dopo un incontro con i leader del partito per discutere la proposta, il deputato Cláudio Cajado (PP-BA), membro del gruppo di lavoro che ha discusso la riforma fiscale alla Camera, aveva dichiarato che l’obiettivo principale dei deputati era evitare l’aumento delle aliquote.

“Avevamo un obiettivo molto chiaro, riuscire a ridurre le tariffe alzate al Senato. Quindi siamo partiti dal presupposto di basare la riforma su ciò di cui avevamo a che fare, il tasso generale del 26,5%, ed è quello che abbiamo perseguito”, ha affermato.

A proposta

Il progetto regola l’applicazione dell’Imposta su Beni e Servizi (IBS), della Contribuzione su Beni e Servizi (CBS) e dell’Imposta Selettiva (IS), le nuove imposte create dalla riforma fiscale sui consumi, varata nel 2023.

La proposta è una delle priorità del governo quest’anno. Le nuove tasse sostituiranno gradualmente le cinque tasse attualmente applicate (PIS, Cofins, IPI, ICMS e ISS).

Secondo il testo approvato, l’aliquota generale della riforma fiscale, composta dalla somma di IBS e CBS, dovrebbe arrivare fino al 26,5%.

Il testo include un “blocco” per la tariffa. Il governo deve inviare una fattura complementare per rivedere i benefici fiscali se la percentuale è superiore al 26,5%.

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