Presentato durante la COP16, l’obiettivo è garantire non solo la cattura del carbonio, ma anche promuovere la vita autoctona e la diversità biologica
La crescente implementazione di rimboschimento con l’obiettivo di mitigare le emissioni di carbonio è diventata una tendenza, ma questi progetti spesso non ne tengono conto biodiversità. Un’indagine condotta dalla ONG Social Carbon Foundation ha indicato che solo il 12% delle iniziative di riforestazione utilizza dieci o più specie autoctone, mentre il 32% si basa esclusivamente su specie esotiche. Per affrontare questo problema, Botanic Gardens Conservation International (BGCI) ha introdotto il Standard globale sulla biodiversità (TGBS). Questo modello è stato presentato durante il COP16 of Biodiversity, tenutosi a Cali, in Colombia, e mira a garantire che i progetti di riforestazione non solo catturino il carbonio, ma promuovano anche la vita autoctona e la diversità biologica.
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In Brasile, Jardim Botânico Araribá (JBA) si è unito a BGCI per implementare TGBS. L’istituzione sottolinea che molti progetti di riforestazione tendono a utilizzare soprattutto specie pioniere, che non garantiscono la sostenibilità della foresta e il mantenimento della biodiversità. La certificazione TGBS mira a garantire che le pratiche di piantagione siano efficaci nel proteggere e ripristinare la biodiversità locale.
Una delle principali sfide affrontate è la disponibilità di piantine autoctone, soprattutto quelle appartenenti alle specie climax, che sono più difficili da riprodurre. TGBS può contribuire allo sviluppo di un ciclo di produzione sostenibile delle piantine nei vivai, oltre a fornire credibilità ai governi e alle aziende che investono in progetti di riforestazione. Il Giardino Botanico di Araribá è pronto ad applicare il TGBS in diversi biomi del Brasile. BGCI, a sua volta, ha già stabilito partenariati in diversi paesi con l’obiettivo di promuovere la biodiversità nei progetti di riforestazione, rafforzando l’importanza di integrare la conservazione della biodiversità nelle iniziative di recupero ambientale.
pubblicato da Patricia Costa
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale