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Rafael Louzán: Trumpismo nel calcio | Sport



È tutta una bugia. Anche nel calcio, un inganno, una finzione. Non c’è più nessuno che crede a niente. Né nella buona fede degli arbitri, né nel VAR, né nella pulizia dei club, né nei loro conti. La scienza è una truffa, le linee del fuorigioco le disegna Jaume Roures da casa, le partite sono truccate. Tutti vogliono qualcosa o sono disposti a ricevere qualcosa in cambio che la fine del gioco sia come avevano immaginato. Ma se tutto è un complotto, una bufala, cosa diavolo resta a noi tifosi?

Calcio, Trumpismo prima della letteraè già una discarica di post-verità, intossicazioni o incapacità di accettare un risultato, come ha fatto il magnate nelle elezioni perse nel 2020 e come avrebbe fatto ancora se fosse stato sconfitto adesso. Basta non ammettere la realtà perché questa si avveleni lentamente. È arrivato anche qui. Se il giocatore non vince, il premio non è giusto e il club non partecipa al premio. “Lo sporco campionato di Negreira”, ha urlato sabato la Real Madrid Television, il canale di un club centenario, dopo aver molestato gli arbitri ed esercitato pressioni prima delle partite. Cosa significa? La Lega è adulterata, corrotta? È questo quello che pensa il club?

Il programma più visto del Real Madrid è solitamente un film di Steven Seagal (questo mese ha trionfato Il rinnegato Jimdi Terence Hill), ma il loro modo di raccontare il mondo, quando non proiettano un western, prevale ovunque. Il Barça ha passato decenni legato all’albero del vittimismo, la colpa era sempre di qualcun altro. “Così vince il Real Madrid”. Così come? Non sapevamo, ovviamente, che era il Barça a pagare chissà quale lavoro il vicepresidente degli arbitri. Adesso il Real Madrid, il club più istituzionale del calcio, l’istituzione, diventa antisistema e si ribella al stabilimento. Il campionato sta andando in salita, poiché si intreccia con il dubbio. Non gli piace la competizione europea da lui fondata: basta abbandonarla e crearne una nuova. Quella sarebbe stata la sua Brexit particolare.

Nástic de Tarragona ha denunciato in tribunale un arbitro, a seguito di un’indagine della Method 3, l’agenzia che si è occupata del Villarejo, ha abbattuto i Pujol in Camargue e ha messo sotto scacco il giocatore. sursuncorda con Operazione Catalogna. La verità deve emergere. È la prima volta che un club fa causa ad un arbitro davanti al giudice ordinario. E che utilizza gli strumenti della politica più puzzolente degli ultimi decenni. Potrebbero avere ragione. Ma se questo è un precedente, si profila una tempesta. La CTA “garantisce inequivocabilmente l’integrità della competizione e la capacità degli arbitri di agire con il massimo rigore e libertà”. Mancherebbe di più. Berlusconi ha fatto lo stesso con i giudici, lo hanno fatto anche altri politici ultimamente. La giustizia non è cieca e deve essere smascherata. È il vento che soffia ovunque.

La verità è finita. E chi cerca di difenderlo, che si tratti di un giornale, di un arbitro o della scienza (il vaccino contro una pandemia globale), finisce per impantanarsi nel pantano populista. Oppure è tutta una bufala, chi lo sa. Perché allora 90 membri dell’assemblea calcistica spagnola andranno ad eleggere Rafael Louzán, condannato a sette anni di squalifica per prevaricazione, nuovo presidente della Reale Federcalcio spagnola (RFEF).



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Luca

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Salve, mi chiamo Luca e sono l'autore di questo sito con utili consigli di cucina. Sono sempre stato affascinato dalla cucina e dagli esperimenti culinari. Grazie a molti anni di pratica e all'apprendimento di diverse tecniche culinarie, ho acquisito molta esperienza nel cucinare diversi piatti.