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Quinto indiano ucciso in Ucraina mentre combatteva al fianco della Russia

Un altro soldato indiano è morto in Ucraina mentre combatteva al fianco delle forze russe. Lo ha annunciato lunedì il fratello. Si tratta della quinta morte accertata di un cittadino indiano in questa guerra.

Centinaia di indiani sono apparentemente tra le migliaia di soldati stranieri reclutati da Mosca per rafforzare il suo esercito, e Nuova Delhi ha da tempo chiesto il loro rimpatrio.

L’incontro di Modi con Putin

Il primo ministro indiano Narendra Modi ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin a Mosca all’inizio di luglio. Ha ricevuto “assicurazioni” da parte russa che avrebbe rilasciato gli indiani dell’esercito che erano stati reclutati da organizzazioni criminali con false promesse e che erano finiti a combattere in Ucraina.

Secondo un recente rapporto della Reuters, un’organizzazione indiana di trafficanti di esseri umani avrebbe dovuto attirare gli indiani in Russia con offerte di lavoro redditizie o di ammissione agli studi attraverso i social media e gli “agenti” locali. In Russia, tuttavia, hanno preso i loro passaporti e li hanno addestrati per le operazioni di combattimento prima di schierarli in Ucraina.

Le autorità indiane hanno già arrestato diverse persone accusate di traffico di esseri umani in relazione a queste attività.

Test del DNA su richiesta

L’ultimo indiano ucciso in Ucraina è Ravi, 22 anni. Si è recato in Russia a gennaio dopo che un reclutatore gli aveva promesso un lavoro nel settore dei trasporti, ha dichiarato suo fratello all’AFP. Tuttavia, ha ricevuto un addestramento all’uso delle armi in Russia ed è stato costretto a unirsi ai combattimenti vicino al confine ucraino a marzo.

È poi tornato in Russia dalla regione di confine, ma è stato successivamente mandato a combattere di nuovo e la sua famiglia non ha più avuto notizie di lui.

Suo fratello ha descritto come ha contattato l’ambasciata indiana a Mosca dopo questa interruzione dei contatti. L’ambasciata ha chiesto un campione del DNA del fratello e lo ha informato che Ravi era morto. Tuttavia, non è ancora chiaro quando ciò sia avvenuto. La famiglia ha chiesto al Primo Ministro Modi di contribuire al rimpatrio dei resti di Ravi.

Il rimpatrio e la posizione indiana

Il Ministero indiano degli Affari Esteri ha riferito la scorsa settimana che il governo sta lavorando con le autorità russe per facilitare il ritorno di circa 50 indiani che combattono al fianco dell’esercito russo. L’AFP ricorda che l’India è da tempo un alleato della Russia e ha evitato di condannare esplicitamente l’invasione dell’Ucraina.

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