Quattro persone sono accusate del crollo del tetto di una chiesa a Recife
Quattro persone sono state incriminate mercoledì dalla Polizia Civile di Pernambuco (11) per il crollo parziale del soffitto del santuario di Nossa Senhora da Conceição, avvenuto il 30 settembre a Recife. L’incidente ha provocato due morti e 29 feriti. Tra gli imputati figurano il titolare della società Sun Brasil e tre dipendenti che avevano installato pannelli solari sul tetto della chiesa sei giorni prima del crollo.
Secondo il delegato responsabile delle indagini, Rafael Duarte Costa, sono accusati di due omicidi dolosi e di quattro lesioni personali. Dall’indagine è emerso che la società non si è avvalsa di un professionista qualificato per redigere una relazione tecnica in grado di individuare i rischi ed i danni esistenti nella struttura.
“C’è stato molto impegno da parte della Polizia Civile in questa indagine proprio per le ripercussioni, la questione non solo delle vittime fisiche, ma anche del danno psicologico che è stato causato alla popolazione. E per questo, dopo mesi di impegno, in questa specifica indagine, abbiamo potuto concludere con l’incriminazione di quattro persone sospettate di omicidio colposo e del reato di lesioni personali”, ha spiegato il delegato.
Secondo il delegato, nonostante l’azienda non sia obbligata per legge ad avere un ingegnere nel proprio staff tecnico, non disponendo di un professionista in grado di individuare i rischi della struttura, si è assunta il rischio del crollo del soffitto, configurando un possibile intento.
Relazione di esperti
Il crollo è avvenuto durante la distribuzione delle ceste alimentari, in un momento di grande movimento nel santuario. La struttura del tetto ha ceduto sotto il peso dei pannelli solari installati dall’impresa, che, sommato al degrado della costruzione causato da infiltrazioni e dalla mancanza di un’adeguata manutenzione, hanno provocato il crollo, secondo la conclusione della perizia redatta da l’Istituto di Criminalistica (IC).
La perizia sottolineava che la causa principale del crollo era stata l’ossidazione delle parti metalliche responsabili del fissaggio di una delle capriate strutturali. Dalla perizia è inoltre emerso che le infiltrazioni d’acqua nel soffitto e nelle pareti hanno contribuito all’indebolimento delle parti metalliche.
Secondo la perizia, l’ossidazione avrebbe compromesso la mensola – pezzo di sostegno per il fissaggio – della quinta capriata del presbiterio, con conseguente perdita di aderenza alla parete. Senza un adeguato fissaggio, la struttura non poteva sostenere il peso del tetto, aggravato da attrezzature aggiuntive, come pannelli solari e manti asfaltati installati per contenere le infiltrazioni.
Secondo la Polizia Civile, l’inchiesta, composta da più di 500 pagine, è stata già inviata martedì scorso al Pubblico Ministero di Pernambuco (10).
Sun Brasil non ha ancora commentato pubblicamente le accuse. IL CNN ha contattato l’azienda ed è in attesa di risposta.