Il presidente russo Vladimir Putin ha graziato giovedì 13 prigionieri rilasciati in uno scambio con i Paesi occidentali, ha dichiarato il Cremlino. La mossa è finalizzata al ritorno dei prigionieri russi detenuti all’estero, ha detto. La TASR riferisce, secondo quanto riportato da AFP e Reuters.
Tra le persone graziate ci sono il giornalista statunitense Evan Gershkovich, l’ex marine americano Paul Whelan e diversi attivisti e dissidenti russi, tra cui i critici del Cremlino Vladimir Kara-Murza e Ilya Yashin. Otto persone provenienti da Germania, Slovenia, Norvegia, Polonia e Stati Uniti saranno restituite alla Russia in cambio, tra cui l’agente dei servizi segreti russi FSB Vadim Krasikov, condannato per omicidio in Germania.
Il Cremlino ha aggiunto in un comunicato di essere grato a tutti i Paesi che hanno aiutato a organizzare lo scambio di prigionieri. Il Cremlino ha inoltre elogiato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko per il rilascio del cittadino tedesco Rico Krieger, condannato a morte in Bielorussia. Lukashenko lo ha inaspettatamente graziato martedì.
L’ampio scambio è avvenuto giovedì ad Ankara tra Russia, Bielorussia e Stati Uniti, Germania, Polonia, Slovenia e Norvegia. Lo scambio è stato elogiato da diversi leader e organizzazioni mondiali, tra cui il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, l’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico (NATO) e le Nazioni Unite (ONU). La Casa Bianca ha dichiarato che i negoziati per l’accordo sono stati condotti in segreto per più di un anno.