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“Purtroppo dobbiamo rispettare la legge”, dice il giudice sulle quote razziali


La giudice Rosita Falcão Maia, della Corte di Giustizia di Bahia (TJBA), ha suscitato polemiche criticando il sistema delle quote razziali durante un’udienza in cui si analizzava il ricorso di un candidato che si era iscritto al concorso generale e che successivamente aveva chiesto la modifica delle quote razziali. quota, mercoledì scorso (27). La frase che ha suscitato più polemiche è stata “ma purtroppo dobbiamo rispettare la legge e i neri hanno diritto alle loro quote”.

Nelle sue dichiarazioni, il giudice ha affermato che le quote “sono servite più a dividere che a unire la popolazione” e ha messo in dubbio la qualità dell’insegnamento nelle università pubbliche dopo l’attuazione della politica affermativa.

Rosita ha anche affermato che “le università pubbliche erano ‘superiose’ e oggi stanno cadendo a pezzi”, imputando questo calo di qualità al sistema delle quote. Guarda il video qui sotto:

Il giudice ha sostenuto che l’accesso all’università e al servizio pubblico deve basarsi sul merito, senza distinzione di razza: “Penso che la meritocrazia nelle università, nei corsi pubblici, sia estremamente importante, qualunque sia il colore del candidato. È estremamente importante avere persone competenti nel servizio pubblico, nelle università, nella facoltà di medicina, in giurisprudenza. E questo non accade nelle università pubbliche”.

Infine, ha sostenuto che, sebbene esista un debito storico con la popolazione nera, la politica delle quote non è il modo appropriato per ripararlo: “Penso che abbiamo un grosso debito con la popolazione nera, ma non è per questo che dobbiamo essere pagati. In Brasile le persone hanno sempre cercato la soluzione più semplice. Questa era la soluzione più semplice (le quote), ma non è la soluzione. Al contrario, si è creato un grosso problema”.

In risposta, l’Ordine degli avvocati di Bahia ha ripudiato le dichiarazioni del giudice, sostenendo che esse vanno contro il principio di uguaglianza e non tengono conto dei dati che dimostrano l’efficacia delle politiche delle quote. L’OAB-BA ha sottolineato che gli studenti contingentati hanno mostrato risultati accademici migliori, confutando l’affermazione del giudice sul calo della qualità dell’insegnamento.

Anche l’Unione dei Servizi Ausiliari dei Servitori della Magistratura dello Stato di Bahia ha emesso una nota di ripudio contro le dichiarazioni del giudice, sottolineando che “il sistema delle quote è una politica affermativa, nata dalla lotta dei movimenti neri, e mira a promuovere l’uguaglianza dei diritti opportunità”. E ha criticato l’affermazione sulla meritocrazia, sostenendo che “ridurre le disuguaglianze non è un merito, perché non tutti hanno accesso alle stesse opportunità”.

UN CNN ha presentato ricorso alla Corte di Giustizia di Bahia e attende una risposta alla difesa di Rosita Falcão.





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