Con le nuove rivelazioni su a complotto golpista dei bolsonaristio P.T ha deciso di riprendere l’articolazione attraverso un emendamento volto a modificare l’art articolo 142 della Costituzioneche si occupa del funzionamento di Forze armate.
La decisione è stata presa in una riunione del coordinamento dei banchi del partito alla Camera, lunedì scorso (25).
L’emendamento, dei deputati del PT Carlos Zarattini, Alencar Santana e Rui Falcão, è stato presentato all’inizio del governo Lulanel 2023. Sono state ottenute 126 firme, 45 in meno rispetto al minimo richiesto per il deposito, 171.
Negli ultimi mesi, con la difficoltà di ottenere ulteriori sostegni, la riscossione è stata sospesa. Adesso però la situazione è cambiata, dice Zarattini.
“Si è creata una nuova occasione per raccogliere firme e mettersi in moto. Le rivelazioni della polizia federale mostrano che al colpo di stato c’è stata una partecipazione attiva anche da parte di militari e non solo di militari della riserva”, dice il deputato. L’obiettivo è presentare il progetto entro la fine dell’anno.
L’emendamento chiarisce che non esiste alcun potere moderatore militare sulla democrazia, eliminando un’interpretazione distorta dei bolsonaristi. Si esclude inoltre la possibilità che partecipi personale militare attivo elezioni e occupare incarichi pubblici.
La proposta incontra la resistenza del Ministero della Difesa, che ha proposto un’alternativa più blanda. In un progetto inviato al Congresso, il dipartimento sostiene che il personale militare che contesta le elezioni è costretto ad andare in riserva, indipendentemente dal fatto che venga eletto o meno.
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