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Prodotti di soia: rischio per la salute o fonte proteica completa?

Fagioli di soia, tofu, ricotta e altri prodotti sono particolarmente diffusi quando si eliminano le proteine animali.

È importante sapere che la soia è uno dei pochi prodotti creati dalla natura che contiene tutti gli aminoacidi essenziali.

È una proteina vegetale completa, proprio come la balanda boliviana, i semi e le proteine della canapa e i semi di salvia spagnola.

Naturalmente non si può dire che la soia sia un sostituto della carne: sebbene contenga tutti gli aminoacidi essenziali e sia ricca di proteine, il tasso di assorbimento delle proteine vegetali è inferiore a quello delle proteine animali.

Ad esempio, le proteine dell’uovo hanno il più alto tasso di assorbimento, che può raggiungere il 95-100%, il pollame circa l’80% e i prodotti della soia solo il 50-60%.

La soia ha i suoi lati negativi.

E non si tratta di prodotti geneticamente modificati. Oggi i prodotti a base di soia nei nostri supermercati sono etichettati come “senza OGM” (prodotti geneticamente modificati), ma questa è solo una faccia della medaglia.

La soia è ricca di acidi grassi Omega 6 e molto povera di Omega 3. Questo squilibrio di acidi grassi provoca reazioni infiammatorie nell’organismo. Il rapporto medio tra Omega 6 e Omega 3 nei prodotti di soia è di 51 a 6!

Le principali autorità sanitarie (compresa l’Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomandano un rapporto di 5:1 o meno per raggiungere un equilibrio nell’organismo. Gli squilibri nel corpo portano a processi infiammatori.

Un eccesso di Omega 6 restringe le vie respiratorie e i vasi sanguigni, aumenta la coagulazione del sangue ed è stato collegato a un aumento del rischio di malattie cardiache, diabete, artrite, obesità, asma, varie allergie, ecc.

Oltre alla soia, l’eccesso di Omega 6 si accumula attraverso l’elevata assunzione di oli vegetali (soprattutto di girasole), cereali e prodotti a base di cereali, semi e noci (tranne i semi di lino e i semi di salvia spagnola) e altri legumi.

È importante notare che la soia è ricca di fitoestrogeni, riconosciuti dall’organismo come estrogeni (ormoni femminili).

Il consumo di soia o di prodotti a base di soia da parte delle donne in menopausa va bene, ma in assenza di una carenza di estrogeni, un consumo troppo frequente di questi prodotti può causare più danni che benefici.

Ci sono quindi due facce della medaglia.

Una è quella dei fitoestrogeni e dell’eccesso di Omega 6, l’altra è quella degli aminoacidi e delle proteine di origine vegetale.

Mangiare o non mangiare soia?

Non bisogna arrivare agli estremi.

Se non si mangiano carne, uova e latticini, a volte la soia può essere un’ottima fonte di proteine. Le proteine sono essenziali per il nostro organismo.

E i fitoestrogeni possono essere particolarmente utili per le donne in età avanzata.

Naturalmente, la soia non dovrebbe essere consumata quotidianamente e in quantità estremamente elevate.

Scegliendo occasionalmente questi prodotti, l’organismo potrà certamente far fronte ai lati negativi della soia e dei suoi prodotti.

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