Il magistrato del tribunale investigativo numero 1 di Santiago ha decretato il carcere provvisorio senza cauzione per due dei detenuti per la morte violenta del macellaio del piazzale alimentare di Santiago Antonio Costa. Entrambi, di nazionalità venezuelana, sono indagati per un reato di omicidio, presumibilmente coinvolti nell’attentato che ha portato alla morte dell’imprenditore nelle prime ore di martedì scorso mentre si preparava ad aprire il suo locale.
I due uomini, che erano detenuti dal giorno dei fatti, sono stati portati in tribunale questo giovedì mattina presto. È stato chiamato a testimoniare anche un terzo detenuto, di nazionalità italiana, che ha assistito ai fatti ma non è stato direttamente coinvolto nella rissa, secondo la sua testimonianza e quella della guardia del mercato.
Per i due principali imputati il giudice ha disposto la carcerazione, mentre la terza persona coinvolta, rilasciata dalla questura, è stata rilasciata senza misure cautelari. Sia la Procura che la pubblica accusa, svolta dalla famiglia di Costa, avevano chiesto la custodia cautelare per i due uomini che, secondo il testimone oculare, avrebbero partecipato alla rissa.
L’avvocato della famiglia, Francisco Méndez, vede nelle dichiarazioni degli imputati, che si accusano a vicenda, “contraddizioni” e “rischio di fuga”, riferisce Europa Press. La terza persona inizialmente detenuta non è intervenuta direttamente nell’aggressione, pur accompagnando gli altri due arrestati al momento del delitto. “A quanto pare è rimasto un po’ più indietro”, riferisce l’avvocato. Le parti hanno chiesto il mantenimento della loro situazione di libertà, come confermato dall’istruttrice Ana López Suevos.
Il delitto è avvenuto nelle prime ore di martedì, quando il macellaio, molto conosciuto a Santiago, si recava come ogni giorno al lavoro nella sua postazione nella piazza. L’ipotesi principale è che l’uomo abbia attirato l’attenzione di un gruppo di tre giovani che rientravano da una festa e stavano urinando nei pressi del locale. È scoppiata una rissa tra due di loro e la vittima, che è stata colpita più volte ed è morta sul posto.
Martedì le forze di sicurezza hanno arrestato sia i due principali accusati che il terzo uomo che aveva assistito agli eventi, anche se in seguito è stato rilasciato. Inoltre è stata identificata anche una quarta persona che era con loro quella notte ma che, come è stato accertato nel corso delle indagini, non si trovava nel mercato al momento del reato. Dal rapporto preliminare dell’autopsia risulta che Costa è morto per un colpo alla testa e che aveva altre ferite. Stiamo però ancora aspettando il rapporto finale che chiarirà più precisamente cosa è successo.
I parenti visibilmente colpiti della vittima si sono recati presso i tribunali di Compostela. Sua figlia, Gloria Costa, ha parlato davanti alle telecamere della TVG per chiedere “che sia fatta giustizia” per suo padre e che il suo crimine non rimanga “imponito”. “Devo vedere i loro volti e dire loro che hanno sterminato un’intera famiglia”, ha detto tra le lacrime la figlia della vittima. “È un vero peccato che una persona così amata, così rispettata e così laboriosa finisca la sua vita in questo modo, non c’è diritto che due delinquenti vengano a togliergli la vita.” Anche il suo avvocato ha voluto ringraziare la famiglia per il sostegno e ha chiesto di “lasciare lavorare gli inquirenti” affinché “ci sia giustizia”.