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PR definirà il piano di compensazione del debito con SC – 12/05/2024 – Panel


O Paraná deve presentare entro 90 giorni uno studio sulle opere infrastrutturali che dovrà finanziare per compensare il “debito” che ha Santa Catarina a causa delle royalties petrolifere.

La scadenza è stata chiesta dal governo del Paraná al ministro Flávio Dino, del STF (Corte Suprema Federale), relatore dello storico atto che comporta una revisione dei limiti marittimi tra San PaoloParaná e Santa Catarina.

In una decisione firmata martedì scorso (3), Dino ha autorizzato il termine e ha stabilito che, allo scadere di esso, gli Stati presenteranno l’accordo definitivo sul modo in cui risarciranno Santa Catarina, danneggiata a causa di errori nelle delimitazioni marittime.

Fin dagli anni ’80 i giacimenti petroliferi furono erroneamente considerati appartenenti al Paraná, per cui Santa Catarina rimase senza i diritti d’autore generati dalla loro esplorazione nel corso degli anni.

L’errore valutario era già stato riconosciuto dalla FST nel 2020 e nuovi limiti marittimi sono stati definiti nel 2023 con l’aiuto di IBGE, ma il volume delle risorse legate alle royalties dovute a SC da allora si discute.

Il 23 novembre, nel corso del 12° incontro del Cosud (Consorzio per l’Integrazione Sud e Sud-Est), a Florianópolis, i governi di Paraná e Santa Catarina hanno annunciato il disegno di un accordo in cui si raggiungerà un valore di 300 milioni di R$.

Il Paraná pagherebbe SC con opere infrastrutturali che andrebbero a vantaggio di entrambi. Secondo i governatori Jorginho Mello (PL), di Santa Catarina, e Ratinho Junior (PSD), del Paraná, l’idea è quella di “potenziare lo sviluppo regionale integrato”. I dettagli dell’accordo non sono ancora stati rilasciati.

San Paolo, invece, capisce che non deve royalties ai meridionali. In una nota indirizzata mercoledì al Panel (4), il Procuratore Generale dello Stato di San Paolo ha affermato che i nuovi limiti marittimi stabiliti dalla STF “non coprono nessuno dei giacimenti attualmente appartenenti a San Paolo”.

“Nella nuova configurazione, San Paolo non solo mantiene i suoi giacimenti, ma avrà anche l’esclusiva sul giacimento di Tubarão (attualmente appartenente al Paraná), e assumerà, in condivisione con Santa Catarina, anche il giacimento di Estrela do Mar (attualmente anch’esso del Paraná). )”, ha informato.

La PGE non ha spiegato se lo stesso Stato della SP, data la nuova moneta, avrà il diritto di reclamare le royalties passate.


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