Polizia moldava: forze filorusse corrompono gli elettori nel tentativo di influenzare la direzione dell’UE
L’attuale capo di Stato, Maia Sandu, ha descritto il referendum e le elezioni presidenziali come un test delle sue politiche pro-UE.
Secondo la polizia moldava, le forze filorusse stanno corrompendo gli elettori affinché votino contro la modifica della Costituzione per consentire al Paese di entrare nell’Unione Europea nel prossimo referendum e a favore di candidati favorevoli alla Russia nelle elezioni presidenziali. La TASR cita la Reuters.
Il capo della polizia nazionale ha dichiarato che più di 130.000 moldavi sono già stati corrotti da una rete controllata dai russi in quello che ha descritto come un attacco diretto senza precedenti.
L’attuale presidente Maia Sandu ha descritto le elezioni del capo di Stato del 20 ottobre e il suddetto referendum come un test delle sue politiche pro-europee. Nel frattempo, la Moldavia è un Paese candidato ad entrare nell’Unione nel giugno 2022. L’attuale governo di Chisinau spera di entrare nel blocco entro il 2030. Tuttavia, molti considerano questo calendario molto ambizioso.
Sandu, che si candida per il secondo mandato in una battaglia con altri dieci candidati, ha a lungo accusato la Russia di aver cercato di rovesciare il suo governo con vari mezzi. Mosca respinge questa accusa.
La Moldavia ha un’ampia minoranza russofona e ha avuto un’alternanza di governi filo-russi e filo-occidentali dal crollo dell’Unione Sovietica nel 1991.
