Il tenente colonnello Rodrigo Bezerra Azevedo ha rilasciato questo giovedì (28) una dichiarazione di tre ore alla Polizia Federale (PF).
Azevedo è sospettato di aver partecipato a un piano per uccidere il presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT), il vicepresidente Geraldo Alckmin (PSB) e il ministro della Corte Suprema Federale (STF) Alexandre de Moraes.
La testimonianza, ripresa in videoconferenza, è avvenuta tra le 16 e le 19.
La difesa del tenente colonnello non ha voluto fornire dettagli sul contenuto dell’udienza, ma ha annunciato che rilascerà una dichiarazione alla stampa venerdì alle ore 10 (29).
Si trova in carcere dalla scorsa settimana a Rio de Janeiro ed è l’unico obiettivo dell’operazione Contragolpe che non figura come atto d’accusa nel rapporto inviato alla Corte Suprema Federale (STF). Il suo nome può essere incluso come complemento.
“Ragazzi neri”
Azevedo fa parte dell’élite dell’Esercito, i “ragazzi neri”, un gruppo formato dal Corso Operazioni Speciali, addestrato per svolgere missioni segrete, in ambienti ostili e politicamente sensibili.
I militari ricevono questo soprannome perché indossano berretti neri durante le operazioni: sono caratterizzati come specialisti nella guerra non convenzionale, nella ricognizione speciale, nelle operazioni contro le forze irregolari e nell’antiterrorismo.
*Con informazioni di Rodrigo Monteiro