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PF risponde a Dino e apre un’indagine su emendamenti da 4,2 miliardi di real – 24/12/2024 – Power


UN Polizia federale (PF) ha avviato martedì (24) un’inchiesta per indagare sul pagamento di 4,2 miliardi di R$ in emendamenti parlamentari da parte Camera dei Deputati.

L’indagine è stata avviata dopo la decisione del Ministro della STF (Supremo Tribunale Federale) Flavio DinoQuale ha deciso di sospendere i trasferimenti e ha chiesto l’apertura dell’indagine questo lunedì (23).

Il ministro ha partecipato ad una rappresentanza del PSOL che ha presentato fatti nuovi riguardanti il ​​pagamento degli emendamenti della Commissione, oggetto di critiche e di precedenti decisioni dello stesso ministro per mancanza di trasparenza.

La rappresentanza del partito cita una lettera inviata al governo federale e firmata da 17 leader del partito alla Camera in cui vengono indicati dettagliatamente 5.449 emendamenti della commissione.

Queste modifiche avverrebbero, secondo il PSOL, “senza previa approvazione e registrazione formale da parte delle commissioni, con il pretesto di ‘ratificare’ le indicazioni precedentemente presentate dai membri delle commissioni”.

In pratica, come rivela la rivista Piauíla lista dei 17 leader dei partiti alla Camera ha modificato la ripartizione degli emendamenti in commissione, senza l’approvazione degli organi collegiali. La lettera con la nuova destinazione è stata inviata al governo Lula (PT) il 12 e la Camera Civile ha approvato la manovra.

Tra i firmatari della lista con più di 5mila candidature figura il leader del governo alla Camera, José Guimarães (P.T-CE), quello del PT, Odair Cunha (MG), e quello dei repubblicani e candidato alla presidenza della Camera, Hugo Motta (PB). Il capo della Camera, Artù Lira (PP-AL), sarebbe il garante dell’iniziativa.

Lo stato che più trarrà vantaggio dallo stanziamento di 4,2 miliardi di R$ sarebbe Alagoas – terra della Lira, con quasi 500 milioni di R$.

L’inchiesta della PF, aperta su richiesta di Dino, è il nuovo capitolo della disputa su questi fondi che ha portato negli ultimi mesi alla crisi tra la STF e il Congresso.

La richiesta di aprire l’indagine era la principale lamentela dei presidenti della Camera dopo la decisione di Dino questo lunedì. Secondo i deputati intervistati dal Congresso, l’azione è stata considerata al di sopra dei toni e dei media Foglio.

Il governo Lula nonostante abbia partecipato all’accordo, teme una ritorsione al rientro dalle vacanze, soprattutto considerando che il bilancio 2025 deve ancora essere votato.



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