La Polizia Federale (PF) sta analizzando i messaggi e i dati recuperati dal cellulare di Francisco Wanderley Luiz, l’uomo che ha attaccato con bombe la Corte Suprema Federale (STF) il 13 novembre.
I dati hanno cominciato ad essere estratti dagli esperti criminali federali il 15, come riportato dal CNN. Il cellulare, ritrovato in una roulotte accanto all’STF, anch’esso pieno di esplosivo, è in fase di esame presso l’Istituto Nazionale di Criminalistica (INC).
Il PF analizza messaggi, cronologia delle ricerche, vecchie foto e chiamate dell’attentatore. L’obiettivo, secondo gli inquirenti, è scoprire se Wanderley abbia avuto concorso nell’aggressione o se abbia agito da solo. Aveva una casa in affitto a Ceilândia (DF), che conteneva anche esplosivi.
“È un’indagine in corso. Molto delicato, sensibile. Ma in realtà non posso avanzare la questione su cosa c’è dietro”, ha detto CNN il direttore generale del PF, Andrei Rodrigues.
“Ci sono diversi elementi che stiamo cercando e, ancora una volta, con l’integrazione con la Polizia Civile del Distretto Federale affinché possiamo, come abbiamo fatto con il colpo di stato, avere lo stesso inizio, metà e fine, con il stessa struttura di quanto accaduto”, ha spiegato il regista.
Sui social media si ipotizzava che l’uomo fosse morto per un colpo di pistola – e non per le bombe che trasportava. Ma la perizia, pubblicata da CNN la settimana scorsa, sottolinea che la morte è dovuta a un trauma cranico ed esclude che sia stato colpito da proiettili.
Vedi la cronologia delle esplosioni in Praça dos Três Poderes