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Petrobras rescinde il contratto di cessione dei giacimenti Uruguá e Tambaú


Petrobras ha riferito, lunedì (23), di aver notificato a Brava Energia, titolare di Enauta Energia, la sua decisione, corroborata da disposizioni contrattuali, di rescindere il contratto per la cessione della sua intera partecipazione nei giacimenti di Uruguá e Tambaú, entrambi situati in acque profonde nel bacino post-sale di Santos.

In un comunicato inviato alla Securities and Exchange Commission (CVM), la società spiega che il closing dell’operazione era condizionato, tra gli altri fattori, al completamento dell’acquisizione, da parte di Enauta Energia, della FPSO Cidade de Santos, posseduta e gestito da Modec, che non si è concretizzato.

“Come previsto dal contratto, l’importo versato a titolo di acconto nel dicembre 2023 sarà trattenuto da Petrobras”, precisa.

Petrobras ha aperto un teaser, cioè la fase di divulgazione delle opportunità, per la vendita della sua partecipazione nei giacimenti di Uruguá e Tambaú nel settembre 2021. Il contratto con Enauta, invece, è stato firmato nel dicembre 2023.

All’epoca, la società aveva informato che avrebbe ricevuto fino a 35 milioni di dollari dall’operazione, di cui 3 milioni di dollari pagati alla data della firma del contratto, 7 milioni di dollari alla chiusura della transazione e fino a 25 milioni di dollari in contingente pagamenti, in funzione dei futuri prezzi del Brent e degli eventi legati allo sviluppo degli asset.

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