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Petar Cikusa guida il divertimento spagnolo contro il Giappone (39-20) nella Coppa del mondo di pallamano | Sport



Il placido pomeriggio contro il tenero Giappone (39-20) ha segnato la fine delle manovre di approdo della squadra spagnola di pallamano ai Mondiali. A partire dal duello di lunedì contro la Svezia (20:30, Teledeporte), gli ispanici inizieranno a scrivere la loro vera storia nel torneo. Quella contro i nordici è una partita che fa tendenza nel campionato. Non sarà decisivo, ma sarà fondamentale per sapere quanto margine di errore potrà esserci nella seconda fase, dove li attendono le tre qualificate del girone E (Norvegia, Brasile, Portogallo e Stati Uniti), che sarà deciso questa domenica.

Questo sabato, a differenza dell’inizio pigro contro il Cile, la Spagna ha sconfitto senza indugi i giapponesi, partendo dal 6-2 iniziale, e ha certificato il proprio posto nel turno principale. E’ stata una buona occasione per i cuccioli di Jordi Ribera. L’esterno destro Carlos Álvarez, che si è unito al gruppo il giorno prima della partenza per Oslo a causa dell’infortunio di Kauldi Odriozola e al quale l’allenatore cerca di concedergli più tempo possibile, ha corso e ha segnato a piacimento nel primo tempo, grato per il cascata di perdite rivali. I suoi cinque gol hanno aumentato la differenza a metà tempo portandola sul 20-11, chiudendo ogni dibattito generale.

Anche se nessuno sembrava aver apprezzato la sessione pomeridiana più di Petar Cikusa, l’MVP dell’evento. Ne avevo bisogno. Scartato all’esordio (in ogni partita ne restano fuori due; questo sabato: Jan Gurri e Víctor Romero), il 19enne ha messo in mostra una batteria di tiri di varia varietà e quasi tutti incontrollabili per il Giappone. Ha concluso con sei gol in otto tentativi. La sua esposizione di risorse aumenta la minaccia spagnola dall’esterno e può essere una delle armi nei tempi di ingorghi che arriveranno. Anche suo fratello Djordje ha lasciato il segno e qualcosa gastronomia nel mezzo del divertimento ispanico, affiancato dal perno Abel Serdio, cinico questa volta (sette gol senza errori).

L’incidente è stato causato da Dani Fernández, che ha riportato una leggera distorsione alla caviglia sinistra poco dopo la partenza dopo essersi scontrato in un’azione quasi senza angolo con Kota Nakata. Il giovane è uscito tra le braccia dei medici e, nonostante abbia completato la parte finale dell’allenamento prima della seconda parte, non è tornato in pista. Jordi Ribera non ha vinto nessuno spavento con le ali da quando è iniziata la concentrazione. Aleix Gómez è stato escluso dalla lista perché non si riprendeva dall’infortunio che portava, Odriozola ha avuto un problema muscolare nell’ultima amichevole e Carlos Álvarez è arrivato al suo posto il pomeriggio prima della partenza per i Mondiali, e ora la brutta caduta di Dani Fernández. L’incidente ha dato più corsia a Ian Barrufet, figlio dell’ex portiere David Barrufet, che ha aperto il suo conto da gol per la prima volta, ma ha sbagliato alcuni tiri lungo la strada.

Quasi nessun complotto contro la squadra guidata da Toni Gerona, che si disperava per le sconfitte subite: 13 all’intervallo e 19 in totale. La Spagna chiude la partita nel primo tempo e si diverte nel secondo, soprattutto con Petar Cikusa in azione. Lunedì, contro la Svezia, la richiesta sarà diversa.

Spagna, 39 – Giappone, 20

Spagna: Perez de Vargas; Carlos Alvarez (5, 1p), Garciandia (3), Serdio (7), Sanchez-Migallon (1), Casado (1) e Dani Fernandez (-) — squadra titolare — Sergey Hernandez (ps), Tarrafeta (4), Alex Dujshebaev (2), Sole (4), Petar Cikusa (6), Dani Dujshebaev (1), Djordje Cikusa (3), Barrufet (2) e Javi Rodriguez (-)

Giappone: Okamoto (1), Tsubasa Nakamura (1), Kitazume (2), Mizumachi (2), Sugioka (3, 2p) e Tamakawa (-) —equipo iniziale— Takumi Nakamura (ps), Tokuda (1), Yano (2), Yoshino (2), Fujisaka (2), Nakata (4, 2p), Nakaoki (-), Ichihara (-) e Yamaguchi (-)

Marker ogni cinque minuti: 3-2, 8-4, 10-5, 12-8, 15-10 e 20-11 (riposo) 21-13, 25-14, 30-15, 33-17, 35-19 e 39-20 (FINE)

Arbitro: Gasmi e Gasmi (FRA). Roja diretta su Naoki Yamaguchi (min. 52) e Nikita Nakaoki (min. 56). Hanno escluso due minuti a Casado, Garciandia, Dani Dujshebaev, Djordje Cikusa (2) e Barrufet (2), Tsubasa Nakamura (2), Nakaoki e Mizumachi.

Unity Arena di Oslo. 2.880 spettatori.



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Luca

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