Mia nonna mi ha raccontato di essere arrivata qui nel 1927 e di quanto sia stato scioccante vedere una cultura e un’architettura completamente diverse. “Lavorò nella fabbrica del Cigno fino al 1939, passò la guerra a Gargždai e dintorni, tornò a Klaipėda nel 1945, poi iniziò a lavorare nella fabbrica di cellulosa e carta, lavorò fino alla pensione e visse in una di quelle casette con le bottiglie minuscole costruite dal governo lituano nel 1928-1938.Sono ancora in piedi vicino alle vie Grigeo, Birutės, Bijūnų, Jurginai, Rūta. Klaipėda è sempre stata diversa, nemmeno l’era sovietica l’ha rovinata, diversa non solo nell’architettura, ma soprattutto nello spirito, nello spirito luterano. E se la chiesa di San Giovanni verrà davvero restaurata, le persone che hanno a cuore il passato (e il futuro!) di Klaipėda faranno dei sacrifici! Io sono un pensionato e farò una donazione, così come i miei cari amici d’infanzia e di gioventù ancora in vita. È un peccato che nel governo della città non ci siano molte persone che hanno a cuore la vecchia Klaipėda, ben descritta da Arvydas Juozaicis.
Perché gli abitanti di Klaipėda sono diversi?
