L’ex presidente dell’Uruguay José “Pepe” Mujica ha votato domenica (24) al secondo turno delle elezioni nel paese.
Secondo l’agenzia EFE, Mujica ha garantito che, pur essendo piccolo, il suo Paese ha ottenuto il riconoscimento della stabilità e della cittadinanza rispettosa delle formalità istituzionali, cosa non da poco “in un’America Latina povera e maltrattata”.
Domenica gli uruguaiani si sono recati alle urne per scegliere tra Yamandú Orsi, candidato del centrosinistra, e Álvaro Delgado, candidato del centrodestra, per la presidenza.
Yamandú Orsi, un candidato sostenuto da Mujica, sta cercando di spodestare il blocco conservatore al potere. Il 57enne ex insegnante di storia e sindaco ha cercato di rassicurare gli elettori che non ha in programma un improvviso cambiamento politico nella nazione tradizionalmente moderata e relativamente ricca, nota per le sue spiagge, la cannabis legale e l’economia stabile.
Già il candidato presidenziale del partito al potere in Uruguay, Álvaro Delgado, mira a garantire la continuità del Partito Nazionale.
Presentandosi come il candidato della continuità e della stabilità, Delgado, 55 anni, cerca di portare avanti gli obiettivi dell’accordo di libero scambio dell’attuale amministrazione, compreso un potenziale accordo con la Cina. Cerca inoltre di mantenere basse le tasse e di intensificare la lotta contro la criminalità organizzata.
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