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Parigi protegge il centro città per paura di scontri nella partita di calcio tra Francia e Israele | Internazionale



Le difficili relazioni diplomatiche tra Francia e Israele hanno completamente contaminato la partita in programma questo giovedì sera a Parigi tra le squadre dei due paesi. Al conflitto politico, che il presidente della Repubblica Emmanuel Macron intende ridurre andando allo stadio, si aggiungono gli incidenti di violenza avvenuti una settimana fa ad Amsterdam tra tifosi dell’Ajax e del Maccabi, che a Tel Aviv sono stati subito bollati come attacchi antisemiti che hanno lasciato più di 60 detenuti. La Francia teme che qualcosa di simile possa accadere durante la partita della Nations League, che ha richiesto l’impiego di oltre 4.000 agenti di polizia, e che si giocherà in uno Stade de France semivuoto. Una situazione del tutto senza precedenti.

I 15.000 spettatori a cui è stato permesso di acquistare i biglietti – per motivi di sicurezza – occuperanno solo meno di un quarto della capienza (80.000 posti). La polizia ha classificato la partita (alle 20:45, ora della penisola spagnola) come ad alto rischio ed è per questo che saranno schierati 4.000 agenti, di cui 1.200 a guardia dello stadio, e il protocollo di sicurezza, che ha costretto i commercianti del chiusura dell’area alle tre del pomeriggio. Un bunkerizzazione estrema che viene intesa solo nel tentativo di preservare a tutti i costi l’immagine del Paese in una questione così delicata.

Il ministro delegato per l’Europa, Benjamin Haddad, ha incoraggiato i tifosi israeliani ad assistere alla partita senza timore: “I tifosi israeliani sono i benvenuti a Parigi”. Ma secondo i media francesi, difficilmente arriveranno tifosi israeliani dal loro Paese: tra i 100 ei 150 hanno viaggiato, nonostante la raccomandazione del governo di non partecipare. Ciononostante, l’ambasciatore israeliano in Francia ha accolto con favore la schermatura e ha considerato sicuro l’incontro.

Il rapporto tra Francia e Israele sta attraversando uno dei momenti peggiori degli ultimi anni. L’invasione di Gaza e la guerra in Libano, scatenate dopo gli attacchi e i rapimenti del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas, hanno teso le relazioni diplomatiche tra i due paesi fino a un limite insolito. Gli incidenti di Amsterdam hanno inoltre spinto il governo francese a valutare se organizzare questa partita per evitare di gettare altra benzina sul fuoco. Ma la Francia – che ha la più grande comunità ebraica in Europa – ha considerato fondamentale mantenere le sue relazioni con Israele ed evitare qualsiasi accusa di antisemitismo. “Quando attacchi un ebreo in Francia, attacchi la Francia, la Repubblica”, ha sottolineato con forza Haddad.

Non tutti in Francia, però, vedono le cose in modo così monolitico, dato che giovedì pomeriggio è stata indetta una manifestazione davanti al municipio di Saint-Denis, a 1,5 chilometri dallo stadio, per protestare contro la partita. L’evento è organizzato da La Francia Insumisa (LFI, sinistra radicale) e associazioni filo-palestinesi, all’insegna del motto “Non si gioca con il genocidio/No al partito franco-israeliano”.

Il conflitto tra i due paesi va avanti ormai da alcuni mesi. Macron è stato molto duro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e, quando alcune sedi dell’organizzazione in Libano sono state oggetto di attacchi israeliani, gli ha persino ricordato che Israele era stato creato dall’ONU. Gli ambasciatori sono stati chiamati per consultazioni, è stata avanzata la richiesta di cessare l’invio di armi a Israele e Netanyahu ha parlato della “delusione” che ciò gli ha causato. Ma Macron cerca di garantire che la sua posizione politica riguardo alla guerra non offuschi ulteriormente le relazioni tra i due paesi e, soprattutto, la vita della comunità ebraica in Francia.

I conflitti tra i due paesi si sono riprodotti ogni settimana. L’ambasciatore israeliano, Joshua Zarka, è stato convocato tre giorni fa al ministero degli Esteri francese per essere rimproverato per un grave incidente accaduto la scorsa settimana a Gerusalemme Est, quando gli agenti di sicurezza israeliani hanno arrestato due gendarmi del consolato francese. Gli agenti di polizia francesi, che hanno status diplomatico e che quel giorno erano in borghese, sono stati gettati violentemente a terra e sono rimasti in stato di arresto per circa 20 minuti.

La partita si svolge anche nel mezzo delle polemiche per la visita a Parigi, il giorno prima, del ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich. Mercoledì avrebbe dovuto partecipare a un evento di gala organizzato da Israel Forever, un’organizzazione considerata vicina all’estrema destra. Alcuni leader politici di sinistra, così come organizzazioni filo-palestinesi, ne chiedevano da giorni la cancellazione. Ma il prefetto di polizia, Laurent Nuñez, ha rifiutato perché “non esisteva alcuna minaccia imminente”. Alla fine le pressioni hanno avuto effetto e il suo portavoce ha annunciato che non sarebbe andato.



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