Il capo della Chiesa cattolica chiede regolarmente una maggiore compassione per i migranti di guerra ed economici che arrivano in Europa dall’Africa.
Papa Francesco mercoledì ha definito un “grave peccato” il rifiuto di aiutare i migranti che navigano via mare verso l’Europa. Ha inoltre chiesto la creazione di rotte “sicure e legali” per i migranti e i richiedenti asilo e una lotta più intensa al contrabbando a livello internazionale. Lo riferisce la TASR, in base a quanto riportato da Reuters e AFP.
“Ci sono persone che cercano sistematicamente e in tutti i modi di impedire l’arrivo dei migranti”, ha detto il Papa durante la sua regolare udienza generale in Piazza San Pietro. “E se questo viene fatto consapevolmente e responsabilmente, è un peccato grave”, ha aggiunto.
Il capo della Chiesa cattolica chiede regolarmente una maggiore compassione per i migranti di guerra ed economici, in particolare per i rifugiati che dall’Africa raggiungono l’Europa attraverso il Mediterraneo. Questa volta, nel suo discorso, ha messo in guardia da “leggi restrittive” e dalla “militarizzazione dei confini”.
Mediterraneo “cimitero”
Il Papa ha ribadito che il Mar Mediterraneo, dove lo scorso anno sono annegati o dispersi 3.000 migranti, è diventato un “cimitero”, secondo i dati delle Nazioni Unite.
Senza nominare paesi specifici, ha anche usato la parola “cimitero” per riferirsi alle aree desertiche dove passano i migranti. Qualche mese fa, un’associazione di giornalisti ha fatto notare che Tunisia, Marocco e Mauritania stavano portando i migranti nel deserto utilizzando i fondi dell’Unione Europea, che ha commentato come una “situazione complicata”.