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Papa Francesco conclude il suo tour di 12 giorni in Asia-Pacifico

Durante il suo viaggio, Papa Francesco ha inviato un messaggio per non dimenticare i poveri e gli emarginati.

In Indonesia, il Paese musulmano più popoloso del mondo, ha visitato una moschea e ha parlato contro i conflitti e i cambiamenti climatici.

In Papua Nuova Guinea, il Papa si è recato in un remoto villaggio della giungla, dove ha esortato la popolazione a resistere alla violenza interetnica e a rifiutare “la superstizione e la magia”.

In un discorso a politici e uomini d’affari di alto livello, il pontefice ha chiesto una maggiore giustizia nello sfruttamento delle risorse naturali del Paese.

Nella cattolica Timor Est, circa 600.000 fedeli sono accorsi alla messa celebrata dal Papa. Il Pontefice ha elogiato la nuova era di pace dopo l’indipendenza del 2002.

Ma allo stesso tempo, Francesco ha esortato i responsabili a fare di più per combattere lo sfruttamento sessuale dei bambini. La Chiesa cattolica in questo Paese è stata scossa da una serie di scandali di abusi negli ultimi anni.

A Singapore, in occasione di un incontro interreligioso con i giovani, il Papa li ha esortati ad abbracciare altre religioni, a non diventare “schiavi” della tecnologia e a uscire dalla loro zona di comfort.

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