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Ossigeno per il Real Madrid e mezzo sollievo per Mbappé nella vittoria contro il Getafe | Calcio | Sport


Il Madrid ha accettato volentieri la concessione del Barcellona. Un mese dopo lo schiacciante 0-4 del Barça a Chamartín che lo ha portato a sei punti di svantaggio e con un serio problema di calcio, i bianchi sono già a meno di uno e con una partita in sospeso, quella rinviata al Mestalla. Il Real Madrid è ancora un mezzo, sofferente in Europa, con cuciture nel gioco, qualche infortunato e una stella, Kylian Mbappé, in difficoltà. Ma i ragazzi di Carlo Ancelotti non si perdono l’occasione contro un più che degno Getafe che tiene duro e manda due palloni sul palo nella ripresa. Hanno il punteggio peggiore della Primera (10 gol, gli stessi del Valladolid ultimo), e c’è un motivo.

2

Thibaut Courtois, Fran García, Raúl, Antonio Rüdiger, Lucas Vázquez, Federico Valverde, Jude Bellingham (Arda Guler, 45 min), Dani Ceballos, Rodrygo (Luka Modric, 66 min), Brahim Díaz e Kylian Mbappé

0

David Soria, Juan Berrocal (Yellu Santiago, min. 77), Diego Rico, Domingos Duarte, Juan Iglesias, Omar Alderete, Luis Milla, Carles Pérez (Álex Sola, min. 65), Allan Nyom (Christantus Uche, min. 45) , Álvaro Rodríguez (Peter Federico, min. 88) e Mauro Arambarri (Coba da Costa, min. 45)

Obiettivi
1-0 minuti. 29: Jude Bellingham. 2-0 minuti. 37: Kylian Mbappé

Arbitro Alejandro José Hernández Hernández

cartellini gialli

Nyom (min. 10), Dani Ceballos (min. 46), Luis Milla (min. 46), Álvaro Rodríguez (min. 58), Juan Berrocal (min. 72), Rüdiger (min. 72), Diego Rico (min. .74), Yellu Santiago (min. 89)

Dopo la notte complessa di Anfield, il pomeriggio ha messo sotto il microscopio Mbappé, che ha ritrovato sollievo dopo mezz’ora, con il suo bel gol, ma poi è tornato alla versione conosciuta in questa stagione. Dopo l’intervallo, ha sbagliato tre azioni davanti a David Soria che hanno sollevato dubbi. Era un mezzo sì. Il caso del francese resta aperto dopo essersi lasciato scappare qualche gol.

Ancelotti riesce a riportare Valverde in mezzo, con Lucas Vázquez titolare, e lo piazza anche in asse, insieme a un buon Dani Ceballos, dopo l’infortunio di Camavinga e il mancato recupero di Tchouameni. E al piano superiore ha accompagnato Mbappé con Rodrygo, reduce da un infortunio. Il brasiliano non era atteso negli undici.

Il pasticcio della prima mezz’ora si concretizza in un paio di tafferugli tra Rüdiger e Nyom all’interno dell’area per prendere posizione. Il primo è costato il cartellino giallo agli azzurri e il secondo, su calcio d’angolo, il rigore dell’1-0. Fino a quel momento non era successo nulla al Bernabéu, con il Real incapace di sfondare nella rosa di José Bordalás, che non ingannava nessuno con le sue file ristrette. Ma Hernández Hernández aveva preso la targa del camerunese e non gli ha perdonato di aver preso il centrale bianco. Mbappé era lì dopo il suo errore ad Anfield, ma questa volta è stato Bellingham ad afferrare la palla. Stop prima di colpire, debole e al centro per segnare per la terza giornata consecutiva in campionato.

Due bastoncini di Getafe

Il gol ha costretto il Getafe a uscire dalla trincea e il cambio di ritmo è stato, in un primo momento, una benedizione per Mbappé. Le lacune si aprirono e la stella bisognosa si affrettò a ringraziarlo. In precedenza aveva ricevuto due palloni trapelati nello spazio che hanno lasciato il Mbappé di questi giorni bui. Senza luce per eliminare i rivali e confusi, le due azioni finirono in fuga. Dopo uno di essi, le tribune del tifo, controllate dal club, hanno iniziato a tifare per il francese, anche se il seguito nel resto dello stadio è stato limitato e si sono sentiti anche qualche timidi fischi. Il pomeriggio è stato ancora di pareggio e di sbadigli. Ma al terzo Bellingham manda in buca, questa volta Mbappé vince il duello in corsa contro Juan Iglesias e l’ex giocatore del PSG piazza un gran tiro secco sul palo destro di Soria da oltre il limite. Lo stadio rugge per il gol e Ancelotti festeggia come se fosse l’ultimo minuto. Quella che avrebbe dovuto essere una cosa quotidiana è stata celebrata come un’autentica apparizione. Un sollievo per la star. Questo è tutto.

Durante la pausa, Bordalás non ha avuto altra scelta che uscire dal copione. Uche e Da Costa entrano per Nyom e Arambarri. Ancelotti ha espulso anche Bellingham, per problemi al collo, per Güler. Il Getafe è debole in attacco, ma ha trovato in Uche, arrivato quest’estate da Ceuta per 500mila euro, una via d’attacco vista la precarietà del personale. E il nigeriano l’ha mandato al palo appena apparso sull’erba. I ragazzi del sud di Madrid sono andati in vantaggio e il gioco è entrato in una certa disorganizzazione, incoraggiata anche dal Real Madrid, deliziato da quel tipo di paesaggio per tirare in contropiede, il loro piatto preferito.

Fischi nel tratto finale

Per molto tempo e senza sorpresa di nessuno, questa è stata la vena che ha prevalso. Così Mbappé ha avuto palloni che cadevano sul lato sinistro, dove ha continuato a muoversi in assenza di Vinicius. Il gol del primo tempo, però, non ha avuto effetti miracolosi. Ancora una volta Mbappé ottuso contro Soria, con problemi ad eliminare i rivali. Nel finale perdono tre azioni davanti alla porta ospite. Fran García ha dovuto chiedere il sostegno degli spalti per risollevare il morale del francese.

E poiché Kylian non ha capito bene, il Getafe ha ancora la possibilità di mandarne un altro sul palo (John Finn) e scatenare la preoccupazione del Bernabéu, che ha dedicato qualche fischio alla sua squadra. Il pomeriggio è morto lì. Ossigeno per il Real Madrid, che vede il vantaggio a portata di mano, seppur nel mezzo di un calendario abrasivo. Mbappé ne ha bucata una, ma ha sprecato una festa.



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