Operazione Mira Group che incoraggia le sfide violente sui social network
Un’operazione coordinata dal Ministero della Giustizia e della Public Security (MJSP) Miras martedì (15) un gruppo criminale che utilizza i social network e le domande di messaggistica per diffondere Contenuto di estremismo, odio e incentivi all’auto -mutilazione tra gli adolescenti.
L’azione condotta dalla polizia civile di Rio de Janeiro si svolge in sei stati ed è chiamata Adolescenza sicura, articolata dalla direzione delle operazioni integrate e dell’intelligence (Diopi), dal Segretariato Nazionale di Public Security (SENASP), attraverso il Cyber Operations Laboratory (Ciberlab).
L’attenzione è rivolta alla repressione delle pratiche criminali che hanno messo in pericolo i giovani vulnerabili in varie regioni del paese.
L’indagine ha rivelato che il gruppo è stato organizzato virtualmente attraverso piattaforme crittografate come Discord e Telegram, dove hanno promosso sfide e competizioni per coinvolgere gli adolescenti nell’auto -mutilazione collettiva, nella crudeltà verso gli animali e incitamento all’odio, persino incoraggiando le discussioni su potenziali attacchi violenti. Come stimolo, i premi interni sono stati offerti a coloro che si sono distinti in attività criminali.
L’operazione è soddisfatta 20 warrant di ricerca e sequestro, 2 di arresti temporanei e 7 misure di ricovero provvisorio degli adolescenti.
Azioni simultanee si sono svolte a Mato Grosso do Sul, Santa Catarina, Sao Paulo, Paraná, Rio Grande Do Sul, Minas Gerais e Goiás.
Oltre alla repressione del nucleo criminale, l’operazione cerca anche di rendere la società consapevole dei rischi della radicalizzazione digitale e rafforzare il ruolo delle prestazioni integrate degli istituti di pubblica sicurezza nella protezione dei giovani e promuovere ambienti virtuali più sicuri.
Gli obiettivi delle indagini saranno ritenuti responsabili di vari crimini, tra cui associazione penale, induzione o istigazione all’abuso di autolesionismo e di animali. Le piume possono superare i 10 anni di carcere.
Caso Sarah Raísasa
Viene considerata una “sfida deodorante” sul social network di Tiktok, secondo la polizia civile distrettuale federale, il principale punto di indagine per provocare la morte di 8 anni Sarah Raíssa Pereira che avrebbe inalato il gas.
Le informazioni sono state approvate dal vice delegato e responsabile del caso, Walber Lima, lunedì (14), in una conferenza stampa.
Il nonno materno, che si sarebbe preso cura della ragazza, ha detto di aver trovato la ragazza bugiarda accanto al divano, vicino alla bottiglia di deodorante aerosol, un fatto che ha attirato l’attenzione sulla possibilità di inalazione.
Dopo l’assistenza medica, durante il suo ingresso all’ospedale regionale di Ceilândia, il medico in carica sospettava la partecipazione alla sfida di Internet, che consisteva nell’inalazione di deodorante aerosol.
Sarah Raíssa è stata sepolta lunedì (14) e la polizia officerà il social network Tiktok sul caso.