Omicidio politico inaccettabile, i russi criticano l’uccisione del leader di Hamas
La Russia ritiene che l’omicidio di Ismail Haniyeh porterà a un’ulteriore escalation delle tensioni nella regione.
L’uccisione di Ismail Haniyeh, leader politico del movimento radicale palestinese Hamas, è un “omicidio politico assolutamente inaccettabile”, ha dichiarato mercoledì il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov. Lo riferisce la TASR, secondo quanto riportato dalla Reuters.
“Questo è un omicidio politico assolutamente inaccettabile e porterà a un’ulteriore escalation delle tensioni”, ha dichiarato l’agenzia di stampa russa RIA Novosti.
Secondo Bogdanov, l’uccisione di Haniyeh avrà anche un impatto negativo sui negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
Anche la Turchia ha condannato l’uccisione
La Russia, che ha relazioni con i Paesi arabi, l’Iran e Hamas, oltre che con Israele, ha ripetutamente condannato la violenza nella regione e ha accusato gli Stati Uniti di ignorare la necessità di uno Stato palestinese indipendente.
L’assassinio di un leader di Hamas nella capitale iraniana Teheran è stato condannato mercoledì anche dalla Turchia, che ha affermato che l’attacco mirava a estendere la guerra nella Striscia di Gaza a livello regionale, come riporta Reuters.
“Ancora una volta, il governo del (primo ministro israeliano Benjamin) Netanyahu ha dimostrato di non avere alcuna intenzione di raggiungere la pace”, ha dichiarato il Ministero degli Esteri turco in un comunicato.
In occasione dell’inaugurazione di Pesekjian
Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno dichiarato mercoledì che Haniyeh è stato assassinato nella capitale iraniana Teheran, dove stava partecipando all’inaugurazione del presidente Massoud Pesekhtian. Anche la guardia del corpo di Haniyeh è stata uccisa, hanno aggiunto le Guardie rivoluzionarie, aggiungendo che stanno attualmente indagando sull’attacco.
La morte di Haniyeh è stata confermata anche da Hamas. In una dichiarazione, ha affermato che è stato ucciso in un “infido raid sionista nella sua residenza a Teheran”.
Il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, ha dichiarato mercoledì che l’uccisione di Haniyeh non farà altro che rafforzare il “profondo e indissolubile legame tra Teheran, la Palestina e la resistenza”.