Oltre ai casi verificatisi sulla costa di San Paolo, la rete sanitaria pubblica di Florianópolis ha registrato un aumento del numero di pazienti affetti dal virus. Secondo l’Assessorato alla Sanità comunale, i dati delle ultime settimane sono superiori alla serie storica, che considera una media dei casi confermati nello stesso periodo negli ultimi cinque anni.
Secondo Ana Paula Corrêa, responsabile della divisione delle malattie di origine idrica e alimentare presso la Direzione di Sorveglianza Epidemiologica di Santa Catarina (Dive/SC), l’aumento può essere considerato un focolaio, che si verifica quando due o più persone si presentano, in un dato periodo simile del tempo, segni e sintomi.
Dive e la segreteria non sanno ancora specificare le ragioni dell’aumento dei casi, ma dicono che il fenomeno era già previsto a causa del caldo intenso e del flusso di turisti.
Per darvi un’idea, secondo l’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE), la popolazione della capitale di Santa Catarina ammonta a circa 576mila abitanti e la previsione del municipio è che la città possa accogliere più di 2 milioni di persone entro Marzo.
Oscar Bruna-Romero, professore e ricercatore specializzato in immunologia e microbiologia presso l’Università Federale di Santa Catarina (UFSC), afferma che questi focolai, rilevati soprattutto dopo Capodanno, sono spesso attribuiti a virus trasmessi per via orale-fecale.
Popolarmente chiamate virus, le infezioni che colpiscono il tratto gastrointestinale possono essere causate anche da batteri e, più raramente, da protozoi.
Negli ultimi anni la causa principale delle epidemie estive è stato il norovirus, afferma Bruna-Romero. Sia questo virus che altri agenti virali possono essere trasmessi attraverso il contatto o l’ingestione di piccole quantità di acqua di fiume o di mare contaminata da feci umane.
In alcune occasioni, anche il ghiaccio prodotto con acqua contaminata può essere fonte di trasmissione”, spiega il ricercatore.
Sintomi
Tra i sintomi descritti da Corrêa figurano dolori addominali, vomito, diarrea e, in alcuni casi, febbre.
Il trattamento consiste nel cercare sollievo dai sintomi, riposo e soprattutto idratazione, poiché molti liquidi vengono persi attraverso il vomito e la diarrea.
Il Dipartimento della Salute afferma che i casi sono considerati a basso rischio ed è improbabile che progrediscano verso condizioni più gravi, richiedendo il ricovero ospedaliero.
Cura
Per evitare contaminazioni, Dive raccomanda di prestare attenzione al consumo di acqua, bevande e alimenti di origine sconosciuta, oltre alla costante igiene delle mani.
Altro punto di attenzione è la qualità dell’acqua del mare o dei fiumi, che deve essere balneabile.
I bagnanti possono verificare quali spiagge sono adatte sul pannello dell’Istituto Ambientale Santa Catarina (IMA). La pagina viene aggiornata settimanalmente e fornisce una panoramica della costa di Santa Catarina.
Nell’ultimo rapporto, pubblicato venerdì (3), dei 238 punti di raccolta, 87 (36,5%) avevano acque non adatte alle immersioni.