Obiettivo dell’intervento del Consiglio d’etica, Glauber Braga lascia la guida della commissione della Camera
Il deputato federale Glauber Braga (PSOL-RJ) ha annunciato alla Camera che si dimetterà dalla carica di presidente della Commissione di Legislazione Partecipativa.
Il parlamentare è oggetto di un’azione presso il Consiglio di Etica della Camera per aver aggredito fisicamente Gabriel Costenaro, influencer che fa parte del Movimento Brasil Livre (MBL).
Il deputato si è commosso quando ha fatto l’annuncio in plenaria mercoledì (27).
“Lascio irrevocabilmente la presidenza della Commissione di Legislazione Partecipativa, affinché si possa tenere una nuova elezione e affinché qualcun altro possa guidare, nel tempo rimanente, la Presidenza della Commissione di Legislazione Partecipativa. Non mi allontano dalla lotta. Continuerò a combattere”, ha detto.
“Ha superato tutti i limiti”
Ha anche annunciato che rinuncerà a presentare nuovi testimoni nel processo del Consiglio. “Per me questo ha già superato tutti i limiti. Ciò che doveva essere presentato a quel Consiglio lo è già stato. C’è stato un rigetto, da parte del presidente del Consiglio, di quattro testimoni da me nominati”.
Il deputato ha dichiarato che non farà ricorso alla Commissione Costituzione e Giustizia (CCJ) se il Consiglio approverà un parere favorevole alla sua revoca. La denuncia contro Glauber è stata presentata da Novo in aprile. A settembre, il Consiglio ha approvato il parere del relatore, Paulo Magalhães (PSDB-BA), per proseguire il processo.
“Rinuncio a tutti i testimoni che sarebbero ancora da sentire al Consiglio di Etica della Camera. Il processo sarà quindi, da questo momento in poi, pronto per il giudizio immediato del Consiglio di Etica”, ha affermato. “Il relatore ora ha tutto a sua disposizione per esprimere questo giudizio.”
A settembre, quando il Consiglio votò a favore della prosecuzione dell’azione contro Glauber, il deputato rivolse diversi insulti al relatore e al presidente della Camera, Arthur Lira (PP-AL). All’epoca dichiarò che Lira «sta lavorando da tempo per allontanarlo dalla Camera».
Nella seduta di mercoledì, Glauber ha dichiarato di essere stato, quel giorno, “il bersaglio di due provocatori, già dotati di telefoni cellulari, preparati nei corridoi della Camera dei Deputati”. L’intenzione, secondo lui, era quella di “sbilanciarlo” e influenzare l’andamento del processo in Consiglio.
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