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Nuove immagini mostrano che lo studente ha schiaffeggiato un’auto prima di essere ucciso da un agente di polizia


Marco Aurélio Acosta stava camminando a torso nudo lungo una strada nel sud di San Paolo quando ha visto l’auto della polizia, ha colpito lo specchietto retrovisore ed è fuggito; Gli agenti hanno inseguito il giovane e sostengono che vi sia stata resistenza

Riproduzione/Notizie su Jovem PanMarco Aurélio Acosta schiaffeggia un’auto per strada a Vila Mariana, a sud di San Paolo

Nuove riprese delle telecamere di sicurezza hanno portato alla luce dettagli cruciali sulla tragica morte dello studente di medicina 22enne Marco Aurélio Acosta Villa Mariananella zona sud di San Paolo. Il giovane è stato ucciso durante un avvicinamento della polizia, dopo essere stato colpito da colpi di arma da fuoco a distanza ravvicinata. Le immagini hanno catturato Marco Aurélio Acosta che camminava a torso nudo, avvicinandosi a un’auto della polizia Polizia Militaree colpendo lo specchietto retrovisore del veicolo prima di fuggire. Il successivo inseguimento è stato ripreso da un’altra telecamera, collocata all’interno dell’albergo dove alloggiava lo studente. Durante il tentativo di immobilizzazione da parte delle forze dell’ordine, Marco Aurélio ha opposto resistenza, provocando il colpo mortale. L’ufficiale di polizia responsabile è stato accusato di omicidio volontario.

Dall’indagine è emerso che Marco Aurélio era accompagnato da una donna, che si è identificata come una squillo, alla quale il ragazzo doveva circa R$ 20.000. L’incontro in albergo avrebbe generato una discussione, portando lo studente ad uscire irritato, a torso nudo, quando ha incontrato il veicolo della polizia. La sepoltura di Marco Aurélio è avvenuta nel cimitero di Morumbi, a sud di San Paolo. La morte dello studente provocò una grande ripercussione, tanto da indurre il governatore di San Paolo, Tarcísio Gomes de Freitas (repubblicani), a parlare pubblicamente. Si è rammaricato dell’accaduto e ha precisato che tali comportamenti non rappresentano la Polizia di Stato, promettendo severe punizioni per gli abusi.

Il caso è stato commentato anche dal presidente della STF (Corte Suprema Federale), il ministro Luís Roberto Barroso, che ha lamentato la morte dello studente. La situazione ha dato origine a discussioni sulla condotta della polizia e sulla necessità di rigore nel punire azioni sproporzionate. Inoltre, l’incidente ha portato alla luce dibattiti sulle azioni della polizia e sull’urgenza di riforme nella formazione e nell’approccio delle forze di sicurezza.

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Gli agenti di polizia coinvolti nel caso affermano che Marco Aurélio si è comportato in modo sospetto, ha resistito all’avvicinamento e ha anche tentato di sottrarre la pistola a uno di loro. Secondo loro il giovane era “alterato” e “aggressivo”. I due sono stati rinviati a giudizio e rimarranno assenti fino alla conclusione delle indagini. La Segreteria di Pubblica Sicurezza ha informato che le immagini registrate dalle body camera saranno allegate alle indagini, che saranno sotto la responsabilità degli Affari interni della Polizia Militare e del DHPP (Dipartimento di Omicidi e Protezione Personale).

*Con informazioni di Alvaro Nocera

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale





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