La cosiddetta regola dei quattro regali nasce come risposta all’esacerbato consumismo natalizio, le cui principali vittime – anche se fatte con tutto l’amore del mondo – sono i bambini, che finiscono per perdersi tra tanti pacchi e tante giocattoli. In questi quattro regali, secondo la regola, deve esserci spazio per qualcosa che possono indossare (calzature, vestiti, accessori…), qualcosa di cui hanno bisogno, qualcosa di cui sono molto entusiasti e un libro.
Se devi peccare, infrangere la regola e fare un’eccezione, lascia che avvenga con i libri. Ecco perché da allora Mamme e papà Abbiamo effettuato questa selezione con nove titoli pubblicati nel 2024 per ragazzi e ragazze da 0 a 8 anni. In esso ci sono libri che invitano al gioco e risvegliano l’immaginazione dei più piccoli, personaggi che li faranno ridere e con i quali si sentiranno molto identificati. Anche storie che, come una favola, mettono sul tavolo i problemi attuali della nostra società, come lo stress o l’inabitabilità di molte città.
Questo libro ideato dallo studio Desecripta e illustrato da Álvaro Valiño rivendica il genio di Bruno Munari e la sua idea di pre-libri: volumi pensati per ragazzi e ragazze che non sanno ancora leggere e che propongono un approccio percettivo, tattile e creativo. un’esperienza che va ben oltre la semplice narrazione. In questo caso ogni doppia pagina è composta da un numero da 1 a 10 associato ad un oggetto, che a sua volta contiene tanti buchi quanto il numero in questione. Queste doppie pagine sono anche pannelli pieghevoli a fisarmonica che moltiplicano all’infinito le possibilità del libro, creando forme o contando i fori sul retro dei pannelli, dove uno sfondo nero invita a vedere le fustelle come stelle nell’immensità di un cielo notturno. Un’opera d’arte per le mani dei più piccoli.
L’autrice catalana Maria Girón ha vinto il XVII Premio Internazionale Compostela per l’albo illustrato con quest’opera ricca di risorse attraenti per i primi lettori: la struttura ripetitiva, l’accumulo di caratteri e l’uso di giochi fonetici che si possono già intuire dal titolo stesso. e questo conferisce al testo un ritmo quasi musicale. “BIM BAM BUM” è una colorata rivendicazione dell’infanzia, una fase della vita in cui la felicità è qualcosa di semplice come andare a prendere gli amici e trascorrere un pomeriggio sulla spiaggia, o al parco, con loro, giocando e creando giochi di parole.
Questo affascinante albo illustrato del giovanissimo autore francese Inbar Heller Algazi (con traduzione di Emilio Encabo) rende la letteratura un gioco meraviglioso e avvincente. Con protagonista un bambino, Nono, il cui dito resta intrappolato nella piega del libro – lo spunto non potrebbe essere più originale – questa esilarante storia nella sua semplicità è un inno alla fantasia e al gioco e ha un’incredibile capacità di coinvolgere e catturare i lettori da la sua prima pagina.
Una linea dalle forme semplici e una chiara connotazione infantile, nel senso migliore del termine, aiuta l’illustratrice cantabrica Marta Comín a dare forma a questo magnifico album illustrato che, dalla sua apparente semplicità, è capace di trasmettere un messaggio potente su come funziona la generosità. come i virus, attraverso il contagio. Proprietario di un universo molto particolare e riconoscibile, Comín punta i riflettori in questo nuovo album su un bambino che inizia il suo viaggio nel mondo. Tutto è curato nei suoi confronti, tutti si dedicano a rendergli il cammino più agevole, alimentando una palla di neve di generosità che si schiude nella bellissima scena finale.
Una delle coppie più emblematiche di personaggi della letteratura per ragazzi degli ultimi tempi, Fox e Chick, tornano nelle librerie con tre nuovi e deliziosi fumetti che sono stati finalisti nel 2023—pubblicati in Spagna nel 2024—per il prestigioso premio Eisner nella categoria dei migliori fumetti per bambini. comico L’illustrazione in stile classico di Sergio Ruzzier e il suo finissimo e acuto senso dell’umorismo, incentrato soprattutto sull’inconscio di Chick, faranno ancora una volta ridere a crepapelle giovani – e meno giovani – lettori e la legione sempre crescente di fan di questo indimenticabile duo.
Impossibile non pensare a ‘Calvin e Hobbes’ leggendo i 12 racconti pubblicati originariamente da Crockett Johnson nel 1959 e ora recuperati in Spagna da Wonder Ponder con traduzione di Ellen Duthie. Con protagonista la piccola Ellen e il suo leone di pezza, questo classico non ha perso nulla della sua validità e brilla oggi tanto quanto 60 anni fa. Forse ancora di più, visto che in un mondo sempre più digitalizzato e con tempi sempre più regolamentati, i ragazzi e le ragazze hanno bisogno di riferimenti come Ellen, vera esperta nell’arte del gioco simbolico. Un libro delizioso pieno di dialoghi che sono pura tenerezza, un inno alla fantasia dei bambini, una rivendicazione di tutto ciò che la testa dei bambini può dare quando viene loro concesso di essere bambini: quanto sembra facile e quanto è difficile.
La nostra strada, il nostro quartiere, può cambiare a seconda di chi lo percorriamo e della professione di quella persona? La risposta è sì. Ed è questa la lezione che impara Óliver, il piccolo protagonista di questo albo illustrato ibrido a più livelli di lettura in cui l’esperta di letteratura per l’infanzia Ana Garralón mescola perfettamente il racconto delle passeggiate del bambino con i suoi compagni e le informazioni sugli aspetti legati a ciascuna professione . Le illustrazioni di María Pascual de la Torre, ricche di dettagli, sono una vera meraviglia, il complemento perfetto di un album inesauribile che ti invita a ritornarci mille volte.
Núria Figueras ha vinto il Premio Emili Teixidor (premio di letteratura per ragazzi in lingua catalana) con questa assurda storia umoristica su un uomo accelerato, stressato e iperattivo. Un libro ideale per i primi lettori e da condividere ad alta voce con loro: il ritmo elevato della narrazione invita alla teatralizzazione. Figueras ha saputo fare la caricatura di uno dei grandi mali del mondo contemporaneo: la necessità di fare sempre qualcosa e l’esportazione di dinamiche tipiche del mondo del lavoro in altri ambiti della vita come le vacanze. Le simpatiche illustrazioni di Eliana Gutiérrez completano perfettamente questo titolo che, attraverso l’evoluzione della sua protagonista, invita a mettere in pausa la vita.
Jon Klassen (con la traduzione di Gema Rovira) adatta brillantemente un racconto popolare tirolese cupo con protagonisti due personaggi in fuga: una ragazza fugge dalla sua casa, un teschio dal suo scheletro. In questo testo, a cui non mancano i consueti tocchi di umorismo nero di Klassen, l’autore canadese non solo spoglia le case abbandonate e i teschi della loro aura di terrore – quella che sembra una storia dell’orrore, infatti, finisce per trasformarsi in una commovente storia di amicizia. tra due esseri bisognosi di compagnia e di cure reciproche – ma contro ogni moralismo imperante, non esita a mostrare una ragazza che spinge uno scheletro verso un dirupo e poi se ne libera schiacciandone le ossa. ossa e dandole fuoco. Meno male che esiste Klassen.