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Note e variazioni sulla città ostile | Babelia


Jon Gorospe (Vitoria, 1986) è sempre stato interessato alle città. È cresciuto davanti a a parco per skateda lì emergerebbe il suo interesse per le metropoli come campo da gioco, o luogo dove indagare e comprendere l’architettura in modo giocoso. Da oltre 15 anni raccoglie un vasto archivio fotografico incentrato sullo spazio urbano. Una sorta di cava che usa come taccuino da campo e da cui prende le mosse un progetto editoriale a lungo termine: Studi peripatetici.

Sebbene la scuola peripatetica fondata da Aristotele ponesse l’accento sull’esperienza del vagabondaggio, come mezzo per promuovere l’apprendimento e la riflessione sulla vita e sull’ambiente nell’antica Grecia, l’artista basco vaga attraverso diversi territori urbani europei, registrando schemi ricorrenti, che forse non sono espliciti nella loro enunciazione, ma ciò non significa che smettano di essere eseguiti, che vengono definiti “l’inconscio attivo delle nostre città”.

La prima pubblicazione si intitola Lo Spruzzo; un omaggio agli errori attraverso la compilazione di incidenti pittorici su strade pubbliche. Scheggiature e resti di vernice rimasti dopo un’opera, un atto vandalico o un semplice rimodellamento su cui Gorospe pone il suo sguardo, sottolineando le qualità estetiche di quell’atto involontario e rivelando un aspetto inosservato della città. Incidenti pittorici che vengono evidenziati attraverso composizioni elaborate che costringono il lettore a osservarli da approcci tanto estetici quanto metodici e concettuali.

In un certo senso, Studi peripatetici È pur sempre un omaggio alle tassonomie urbane di Ed Ruscha. Nel corso della sua carriera, l’artista americano fotograferà ossessivamente diversi elementi della città, distributori di benzina, parcheggi, piscine, immagini di per sé inespressive, spogliate di ogni contesto narrativo, che finiranno per dare forma a libri d’artista con titoli prestabiliti. . Allo stesso modo, l’artista basco adotta un approccio sistematico per rappresentare elementi urbani quotidiani che vengono analizzati da una prospettiva diretta priva di idealizzazione.

In ‘The Hostile’, Gorospe si concentra sull’architettura difensiva, su quei meccanismi architettonici creati o alterati per impedire o scoraggiare la fruizione di alcuni spazi della città, che sono sempre più numerosi.

Nella seconda parte della serie, L’ostileGorospe si concentra sull’architettura difensiva. In quei meccanismi architettonici creati o alterati per impedire o disincentivare la fruizione di alcuni spazi della città, che sono sempre più numerosi. “Mi interessa l’incapacità di risolvere i problemi che abbiamo come società”, afferma l’artista durante un’intervista. “L’architettura ostile non risolve i problemi che teoricamente la motivano ma piuttosto li allontana. Vale comunque la pena sottolineare l’idea di un’architettura pensata per escludere anziché includere. La serie comprende immagini che mostrano difese, non solo contro i mendicanti ma contro chiunque cerchi riposo nella grande città. Danno priorità all’esclusione piuttosto che all’inclusione. Allo stesso tempo, le immagini alludono all’incapacità di fermarsi, al ritmo frenetico che prevale nelle città”.

Il progetto ha ricevuto uno dei Visual Creation Grants assegnati da VEGAP (Visual Entity for the Management of Plastic Artists) e fa parte della mostra collettiva Propuestas VEGAP 2023 che è esposta al Centro Conde Duque di Madrid. Le immagini sono state scattate sia in edifici pubblici che privati. Condividono un’estetica molto specifica, presa dalla stessa altezza. Sono immagini opache o cieche, in quanto non offrono cambiamenti di prospettive o di orizzonti, ma anzi generano claustrofobia nello sguardo perché l’occhio non può fluire all’interno dell’immagine. Incontra un muro, elemento aggressivo dell’architettura.

Immagine appartenente a 'The Splash' di Jon Gorospe.
Immagine appartenente a ‘The Splash’ di Jon Gorospe.Jon Gorospe

L’autore sta già preparando la sua terza puntata, Bivaccodedicato alle costruzioni effimere negli spazi urbani. Sotto lo sguardo di Gorospe, le città smettono di essere spazi neutrali e mostrano le loro contraddizioni, rivelando le loro cicatrici e il loro inconscio collettivo. Il girovagare diventa un atto di scoperta e di analisi di quella seconda pelle delle città. Di fronte alle tensioni che si generano tra ordine e caos, inclusione ed esclusione, le immagini invitano a uno sguardo più critico. Mettere in discussione la quotidianità, riconsiderare il nostro rapporto con l’ambiente e ripensare gli spazi che modellano la nostra esistenza.

Studi peripatetici. Lo Spruzzo. Jon Gorospe. Auto-modificato. 46 pagine. 18 euro

Studi peripatetici. L’ostile. Jon Gorospe. Auto-modificato. 60 pagine. 18 euro.

Proposte VEGAP 2023. Centro Conde Duque (Sala Sud). Madrid. Fino al 25 febbraio.



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Luca

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Salve, mi chiamo Luca e sono l'autore di questo sito con utili consigli di cucina. Sono sempre stato affascinato dalla cucina e dagli esperimenti culinari. Grazie a molti anni di pratica e all'apprendimento di diverse tecniche culinarie, ho acquisito molta esperienza nel cucinare diversi piatti.