Credere nell’incredibile, così come permettere all’immaginazione di obbedire ai dettami dell’inimmaginabile, sono caratteristiche di chi, attraverso la coscienza o la contingenza del sogno ad occhi aperti, si lascia condurre in un universo parallelo molto lontano dalla realtà.
Tutto indica che è proprio così uomo che si è fatto esplodere nella Piazza dei Tre Poteri, Cospiratori di Planaltodi quelli arrestati per aver pianificato omicidi, di predatori della sede simbolica della Repubblica e di tutti coloro che hanno creduto nella possibilità della Jair Bolsonaro (PL) continuiamo al potere senza legge e con la forza.
Osservando la scena, è difficile capire perché questi autori (ed esecutori) del complotto insurrezionale presumessero che avrebbero avuto successo; È sorprendente come non abbiano considerato l’ipotesi di un fallimento seguito da pesanti conseguenze.
L’avventatezza degli atti e l’uso di mezzi grossolani fanno inizialmente pensare a un’epidemia collettiva di demenza. Ma le esplosioni non durano così a lungo né colpiscono allo stesso modo persone di origini, età, professioni, generi ed etnie diverse. Qualcosa li collega allo stesso universo di sciocchezze.
Gli squilibri emotivi e mentali non spiegano tutto. La follia, infatti, traccia una linea di unità tra il fabbro dell’interno di Santa Catarina, ufficiali addestrati delle forze speciali, militari di alto rango, ministri di Stato, il presidente travestito da predicatore di disobbedienza civile, gente che inneggia ai pneumatici alla porta delle caserme e dell’intera rete di ribelli desiderosi di una causa.
Il risentimento crea identificazione. Dalla trama argomentata fornita da Bolsonaro nel corso della sua carriera e del suo mandato presidenziale, siamo arrivati all’elaborazione del copione da cui siamo partiti per attuare una rivoluzione tessuta negli angoli delle menti contaminate dal virus del violento anticonformismo davanti alle regole della legalità.
Non c’è bisogno di parlarne amnistia. Non c’è modo per la società di accondiscendere o accettare la versione secondo cui la colpa è della follia di qualcun altro. Non si attacca. Se ci sono dei pazzi, dietro di loro ci sono i direttori del manicomio, criminali ben consapevoli del loro orientamento alla guerra.
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