Il ministro ha risposto alle diverse preoccupazioni che Trump possa cercare di mediare un accordo di pace a spese degli interessi ucraini una volta in carica.
Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot lunedì ha messo in guardia dal saltare a conclusioni sulla politica degli Stati Uniti sotto il presidente eletto Donald Trump. La TASR riferisce sulla base di un rapporto dell’AFP.
“Per quanto riguarda le speculazioni su quali potrebbero essere le posizioni o le iniziative della nuova amministrazione statunitense, penso che non dovremmo avere alcun pregiudizio”, ha detto Barrot al Forum della Pace di Parigi. All’incontro annuale, i leader mondiali, i rappresentanti delle organizzazioni internazionali, della società civile e del settore privato discutono di governance.
“Dobbiamo trovare il tempo per lavorare con l’amministrazione (statunitense)”, ha detto. Ha sottolineato che la Francia è pronta a farlo perché ritiene suo dovere fornire all’Ucraina i mezzi per scoraggiare l’aggressione russa.
Secondo le dichiarazioni del ministro, la comunità internazionale “ha troppo da perdere se si permette alla Russia di continuare con l’approccio ‘might makes right'”. Nei futuri negoziati di pace “non si potrà ottenere nulla in Ucraina senza gli ucraini”, ha aggiunto.
Il Washington Post ha riportato alla fine della settimana che Trump ha parlato telefonicamente con il Presidente russo Vladimir Putin giovedì e gli ha detto di non provocare ulteriori conflitti. Il Cremlino ha smentito la notizia lunedì, affermando che si trattava di “informazioni completamente false”.
Trump ha vinto le elezioni presidenziali e in passato ha espresso ammirazione per il presidente russo Vladimir Putin e ha deriso i 175 miliardi di dollari di aiuti statunitensi destinati all’Ucraina. Il 77enne ex presidente ha anche ripetutamente affermato di poter porre fine alla guerra in Ucraina entro 24 ore, senza fornire ulteriori dettagli.