Il movimento di opposizione ANO di Andrej Babiš ha vinto le elezioni.
Il primo ministro ceco Petr Fiala, reagendo ai risultati delle elezioni regionali e senatoriali, ha dichiarato di non voler consegnare il Paese alla sinistra e ai populisti. Lo ha scritto lunedì sul social network X, riferisce il corrispondente praghese della TASR.
“Ho un’idea chiara di ciò che dobbiamo fare per convincere gli elettori che stiamo mantenendo le nostre promesse e lavorando per loro. Non intendo consegnare il nostro Paese alla sinistra e ai populisti. Ma voglio parlarne prima con i miei colleghi dell’ODS, dello SPOLU e del governo”, ha detto Fiala.
Ha aggiunto che nei prossimi giorni condurrà i negoziati sulla situazione attuale. Martedì incontrerà anche il presidente dei Pirati Ivan Bartos, che si è dimesso domenica a causa della battuta d’arresto elettorale, insieme all’intera presidenza del partito. Il primo ministro vuole parlare con lui dello stato della digitalizzazione della procedura edilizia, di cui Bartoš è responsabile e il cui avvio è stato accompagnato da molti problemi, e anche della situazione nel Partito Pirata.
Fiala: Non è un successo, ma neanche un fallimento
Fiala ha commentato i risultati di sabato, affermando di non poterli considerare un successo, ma nemmeno un completo fallimento. Secondo analisti e commentatori, i partiti al governo non hanno avuto successo alle elezioni. I media cechi hanno notato che i politici della coalizione che non si sono associati troppo alla coalizione e hanno fatto campagna elettorale da soli, come il governatore della Boemia meridionale Martin Kuba o il governatore della Moravia meridionale Jan Grolich, che sono forti leader nelle loro regioni, hanno avuto particolare successo.
Termini come “trionfo dell’ANO” o “tsunami di Babiš” sono apparsi anche in relazione alla chiara vittoria del movimento ANO. Il capo dell’ANO, Andrej Babiš, ha descritto il risultato del movimento come “sorprendente”, con oltre 100 seggi in più nei consigli regionali rispetto a quelli ottenuti finora. Tuttavia, ha sottolineato che le elezioni più importanti per loro saranno quelle parlamentari che si terranno tra un anno.
Proprio per l’avvicinarsi della data delle elezioni della Camera dei Deputati, i partiti attendono con ansia i risultati delle elezioni regionali. Secondo gli analisti, essi possono essere visti come un barometro dell’umore pubblico in vista delle elezioni parlamentari che decideranno il nuovo governo. Alcuni di loro hanno osservato che i risultati sono l’ultimo avvertimento per l’attuale coalizione di cambiare qualcosa nelle sue politiche.