Proteina C-reattiva (CRP) compare nel sangue quando si sviluppa un’infiammazione nell’organismo. Qualsiasi origine. Da quella infettiva all’infiammazione della parete dei vasi sanguigni dovuta all’aterosclerosi (indurimento delle arterie). In caso di infezione, il livello della proteina CRP tende a essere significativamente elevato; è facilmente misurabile nello studio medico.
Nell’aterosclerosi, invece, il livello è molto basso e per questo è necessario utilizzare strumenti speciali altamente sensibili. Ma se una donna ha ha un livello di CRP leggermente elevato, può essere colpita da un infarto o da un ictus prima di quanto non accada se ha solo un livello di colesterolo elevato.
Quindi, secondo i ricercatori di Boston, la determinazione di livelli di CRP leggermente elevati (fino a 10 milligrammi per litro di sangue) è è più importante nel prevedere il rischio di una donna di sviluppare malattie cardiache e dei vasi sanguigni rispetto alla determinazione del suo livello di colesterolo nel sangue. Tuttavia, solo i dispositivi diagnostici altamente sensibili chiamati hs-CRP sono in grado di determinare i livelli di CRP fino a 10 mg/L.
Gli esperti del Brigham and Women’s Hospital di Boston, nel Massachusetts, hanno scoperto che le donne con livelli elevati di CRP (fino a 10 mg/L) hanno un rischio del 70% maggiore di subire un evento cardiovascolare maggiore, come un infarto. In confronto, le donne con livelli più elevati di colesterolo cattivo (senza livelli elevati di CRP) avevano un rischio maggiore del 36%.
“I medici non possono trattare ciò che non misurano. Per dare ai nostri pazienti le cure migliori, abbiamo bisogno di uno screening universale dell’infiammazione, del colesterolo e delle lipoproteine, e ne abbiamo bisogno ora. In questo modo, potremo indirizzare il trattamento alle esigenze biologiche specifiche dei singoli pazienti”, affermano gli autori di Boston.