Non è possibile raggiungere la Russia tramite l’app Signal.
L’applicazione Signal per la messaggistica criptata è già stata bloccata da Roskomnadzor.
Il Roskomnadzor, l’ente russo di controllo dei mass media, ha bloccato l’accesso all’applicazione Signal per la messaggistica criptata. Il blocco è stato motivato con la violazione della legislazione antiterrorismo. TASR ne dà notizia sulla base di un rapporto della Reuters.
“Protezione da terroristi ed estremisti”
“L’accesso all’app di messaggistica Signal è bloccato in relazione a una violazione dei requisiti della legislazione russa, la cui attuazione è necessaria per impedire che l’app venga utilizzata per scopi terroristici ed estremisti”, ha dichiarato l’agenzia di stampa Interfax citando Roskomnadzor.
Circa un milione di russi utilizza l’applicazione e centinaia di utenti hanno già segnalato problemi di funzionamento. I siti che monitorano i servizi Internet hanno registrato queste segnalazioni soprattutto da parte di utenti di Mosca e San Pietroburgo. Tuttavia, l’applicazione continua a funzionare attraverso una rete privata virtuale (VPN) o quando si utilizzano strumenti anti-blocco.
Senza una VPN, è anche impossibile registrare un nuovo account sull’applicazione, hanno dichiarato a Reuters tre persone di Mosca e Krasnodar Krai. Quando si inseriva un numero di cellulare, il servizio visualizzava il messaggio “Server Error”.
Grossi guai per YouTube
Signal è considerato uno degli strumenti più sicuri per l’invio di messaggi di testo e vocali, video e altri file. Per inviarli utilizza la crittografia end-to-end, che li protegge dal tracciamento da parte degli operatori di telefonia mobile e dei servizi segreti. Inoltre, memorizza una quantità minima di dati dell’utente rispetto ad altri servizi.
Negli ultimi giorni, le autorità russe hanno iniziato a limitare la velocità di download dei video dalla piattaforma YouTube. Secondo i dati della società informatica russa Brand Analytics, l’8 agosto la piattaforma ha smesso di essere aperta agli utenti russi su computer e dispositivi mobili.
Le restrizioni contro YouTube sono state annunciate a fine luglio dal deputato della Duma di Stato russa Alexander Khinshtein. Egli ha affermato che non sono dirette contro gli utenti in Russia, ma contro l’operatore di YouTube. A suo avviso, l’operatore sta perseguendo una politica anti-russa cancellando gli account di personaggi pubblici russi con opinioni diverse da quelle prevalenti in Occidente. Se la piattaforma non cambierà la sua politica e non inizierà a rispettare le leggi russe, “non ci sarà nulla di buono ad attenderla”, ha minacciato Khinshtein.