Non è il pesce: ecco gli alimenti da consumare per potenziare la memoria e il sistema nervoso
Siete interessati all’alimentazione e a ciò che potete fare per sostenere la salute del vostro corpo? Alcuni alimenti specifici, che rappresentino grassi sani, fibre, vitamine, minerali o antiossidanti, hanno anche effetti diversi sul nostro cervello, sulla memoria e sui nervi. Tra le scoperte più interessanti c’è quella secondo cui il cervello trae beneficio dalle patate dolci.
Le patate dolci fanno bene anche al cervello
Spesso pensiamo al cervello come a qualcosa di mistico, soprattutto a causa dei complicati processi che avvengono al suo interno. Inoltre, sembrano difficili da afferrare e da capire, a meno che non si sia degli esperti. In parole povere, possiamo immaginare le contrazioni del cuore molto meglio di ciò che e come avviene nel cervello.
Tuttavia, è certo che la nostra composizione alimentare influisce non solo su muscoli e ossa, ma anche sul cervello e sul suo funzionamento. Sebbene si parli spesso di noci e semi o di pesce, anche le patate dolci sono tra gli alimenti estremamente benefici che possono contribuire in modo significativo alla salute del cervello.
Potete scoprire cosa dicono gli esperti sulle patate dolci anche in questo post del canale YouTube di TIME.
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Patate dolci: la salute è all’interno e all’esterno
Tuttavia, scegliendo alimenti specifici, possiamo sostenere non solo la salute del cuore che batte, ma anche quella del cervello e dei processi che si svolgono al suo interno. Si ritiene che gli acidi grassi omega-3, gli antiossidanti, le vitamine del gruppo B, nonché le vitamine E e D, e i minerali, in particolare il magnesio, i flavonoidi e gli aminoacidi, siano i più importanti per il cervello.
Molte di queste sostanze si trovano nella carne di pesce, motivo per cui il pesce è molto pubblicizzato e la sua importanza viene costantemente sottolineata. Tuttavia, esistono numerosi altri alimenti molto benefici e molti di essi sono di origine vegetale. Sembra che il pesce possa competere audacemente con le patate dolci o le patate dolci, per esempio.
Cosa aspettarsi dalle patate dolci? È un ortaggio simile alla patata, ma in realtà lo è solo lontanamente. Ha una forma allungata e una buccia più viola o bordeaux, ma esistono anche varietà con buccia arancione o gialla. Il sapore della patata dolce è più simile a quello di una carota che di una patata. È piacevolmente dolce.
Le patate dolci sono ricche di amidi e fibre. Pur contenendo zuccheri, sono assolutamente adatte ai diabetici grazie al loro basso indice glicemico. Nelle patate dolci si trova anche una sostanza chiamata caiapo che, pur essendo legata alla regolazione e alla sensibilità all’insulina, contribuisce indirettamente alla salute del cervello e al miglioramento delle capacità cognitive.
Inoltre, il pane dolce contiene una grande quantità di vitamina A e di antiossidanti, che favoriscono le difese dell’organismo e la salute degli occhi e, in ultima analisi, del cervello. Infatti, i composti antinfiammatori contenuti nelle patate dolci apportano benefici a tutti gli organi, compreso il cervello, contribuendo a migliorare la memoria e a combattere malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Il colorante viola della buccia delle patate dolci protegge il cervello
Come se non bastasse, gli scienziati stanno studiando anche la speciale composizione della buccia viola delle patate. Infatti, gli effetti inediti del colorante contenuto nelle bucce hanno curato e promosso la salute del cervello nei roditori.
Ad esempio, gli studi pubblicati nel 2010 dal titolo “Purple sweet potato color suppresses the acute inflammatory response induced by lipopolysaccharide in mouse brain” (Il colore viola delle patate dolci sopprime la risposta infiammatoria acuta indotta dal lipopolisaccaride nel cervello dei topi) e “Purple sweet potato color ameliorates D-galactose-induced brain aging in aged mice by promoting neuronal survival via the PI3K pathway and inhibiting cytochrome C-mediated apoptosis” (Il colore viola delle patate dolci migliora l’invecchiamento cerebrale indotto dal D-galattosio nei topi anziani promuovendo la sopravvivenza neuronale attraverso la via PI3K e inibendo l’apoptosi mediata dal citocromo C), pubblicato su Brain Pathology, si propone di studiare un colorante viola che ha diversi effetti positivi sul cervello.
Sebbene sia chiaro che lo stesso effetto della tintura viola sul cervello umano non possa essere confermato in modo definitivo, nei topi la tintura contenuta nella buccia ha migliorato le funzioni cognitive e ha protetto i loro neuroni da influenze esterne, persino da sostanze tossiche somministrate intenzionalmente. Quindi, se acquistate patate dolci, scegliete quelle con la buccia viola e consumatele con essa.
Fonti: medicalnewstoday.com, pubmed.ncbi.nlm.nih.gov