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Non è ancora possibile essere ottimisti sulla squadra brasiliana – 16/11/2024 – Tostão


Nell’1-1 contro il Venezuela, la squadra aveva due gruppi che avevano poca comunicazione tra loro. Uno dei centrocampisti brasiliani dietro, formato dai quattro difensori, il centrocampista Bruno Guimarães e, talvolta, Gerson. L’altro, da punta centrale, con le due ali, centravanti, trequartista Raphinha e, talvolta, Gerson.

Dato che gli attaccanti sono eccellenti, veloci e abili e i difensori del Venezuela sono medi e lenti, il Brasile ha creato diverse occasioni da rete, anche più di quanto il Venezuela pensava di poter vincere e ha lasciato molti spazi in difesa.

D’altro canto, hanno anche creato alcune occasioni da gol, avendo la libertà di scambiarsi passaggi centrali, a causa della debole pressione brasiliana.

Ancora una volta la squadra non riesce a compattarsi e a premere sul recupero palla. La squadra brasiliana non può dare così tante occasioni ad un avversario così inferiore.

Gerson ha fatto una buona prestazione, ma ho ancora dei dubbi sulle sue condizioni in questa posizione. Ha molta tecnica ed esce facilmente dalla marcatura, il che è molto buono, ma non ha le caratteristiche di un centrocampista dinamico, che segna, passa, avanza e che fa da raccordo tra i settori, virtù presente in grande giocatori.

A parte i due terzini e il centravanti Igor Jesus, ancora una volta molto discreti, gli altri individualmente si sono comportati molto bene, soprattutto Vinicius Junior, nonostante abbia sbagliato il rigore.

Immagino che Rodrygo, quando recupererà, sarà la scelta migliore per il ruolo di centravanti.

Dopo aver affrontato tre avversarie deboli —il Venezuela è migliore di Cile e Perù—, il Brasile affronterà nei prossimi turni le quattro più forti: Uruguay, Argentina, Colombia ed Ecuador. C’è molto da evolvere. Non puoi ancora essere ottimista.

La sconfitta dell’Argentina contro il Paraguay, che aveva già battuto il Brasile, è una consolazione e una giustificazione del fatto che tutte le partite sono difficili.

Non ho capito perché, per la prima volta, mister Scaloni non abbia utilizzato la struttura usata dai Mondiali, uno dei punti di forza della squadra, il trio di centrocampisti, con Messi in testa ai tre. La squadra ha giocato con due centrocampisti, due centrocampisti (Messi e Mac Allister) e due attaccanti centrali.

L’Argentina ha tre grossi problemi: il primo è che il tempo non si ferma, nemmeno per Messi. La seconda è che raramente una squadra ha vinto due Mondiali di fila. La terza è trovare un sostituto degno della stella Di Maria, le cui prestazioni sono sempre state ben superiori ai riconoscimenti ricevuti.

Ancora non funzionava

Secondo le notizie e le segnalazioni di chi è sempre negli stadi per lavorare, tifare o godersi lo spettacolo, la violenza dentro e fuori dal campo è aumentata. Lo si è visto nel recente agguato dei tifosi del Palmeiras contro i tifosi del Cruzeiro, che ha provocato la morte di un giovane tifoso, nei gravi disordini e violenze all’Arena MRV, nella decisione della Copa do Brasil tra Atlético-MG e Flamengo.

Questa violenza è un’estensione della calamità e dell’insicurezza che esiste nel paese. E ci sono molti altri problemi seri. Il Brasile non ha ancora funzionato.


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