Un procuratore del New Mexico ha chiesto alla corte, di rinviare a giudizio Alec Baldwin per l’omicidio colposo di Halina Hutchins. L’attore è stato processato a luglio per la morte di un’operatrice uccisa durante le riprese del film Rust in 2021.
Il giudice Mary Marlowe Sommer ha archiviato il caso dopo che il team legale dell’attore ha sostenuto che i pubblici ministeri hanno nascosto le prove relative alla sparatoria. Il giudice ha ritenuto che gli attori abbiano nascosto informazioni in modo intenzionale e deliberato.
Tuttavia, mercoledì 4 settembre, il procuratore speciale Kari Morrissey, accusato di essere direttamente coinvolto nell’occultamento delle prove, ha sostenuto che non ci sono fatti sufficienti per sostenere l’archiviazione del caso e che i proiettili che l’accusa avrebbe dovuto sequestrare non erano rilevanti per la difesa dell’attore.
“Nessuno della squadra dell’accusa ha mai nascosto intenzionalmente delle prove all’imputato, semplicemente l’accusa non ha pensato che i proiettili fossero rilevanti per il caso, anche se erano uguali o simili ai proiettili vivi trovati durante la sparatoria di Rust. Si tratta di una cortina di fumo creata dalla difesa per influenzare e confondere la corte… e ha avuto successo”. Morrissey ha dichiarato in un’intervista al Guardian.
Se il giudice si rifiuta di riconsiderare la sua decisione, può comunque essere riesaminata da un tribunale superiore.
Alec è stato incriminato a gennaio da un gran giurì del New Mexico dopo che la pistola che impugnava ha sparato durante una prova per le riprese del film Rust in 2021, uccidendo Halina e il regista delle riprese Joel Souza. L’attore ha poi dichiarato di non aver premuto il grilletto della pistola e di non sapere che contenesse munizioni vere. L’armaiolo Hannah Gutierrez-Reed è stato incarcerato per diciotto mesi ad aprile dopo essere stato riconosciuto colpevole delle accuse relative all’incidente.