Questo giovedì, gli utenti dei social media hanno pubblicato in alcune fermate della metropolitana di Madrid foto di manifesti che attaccano il governo centrale. Gli adesivi imitano la tipografia che Metro de Madrid utilizza sui suoi cartelli, con messaggi diretti contro il presidente del Governo, sua moglie e i suoi ministri. Ad esempio, sulla piattaforma Nuevos Ministerios, in basso si legge “imputados” e sulla piattaforma Plaza España, una scritta che continua con “floor Jéssica”, in riferimento all’appartamento che l’ex ministro socialista José Luis Ábalos avrebbe acquistato per la sua presunto amico, che ha quel nome. Secondo Metro, le guardie di sicurezza sono andate a rimuoverli mercoledì sera e hanno trovato solo tracce di colla. Non sono stati in grado di identificare gli autori.
Alla fermata Tribunale è apparso un cartello che precede il nome con la frase: “Sánchez al”. Hanno aggredito anche sua moglie, Begoña Gómez. Alla stazione di Begoña, sulla Linea 10, hanno aggiunto “il Raccolta fondi”, in riferimento al master da lui insegnato all’Università Complutense.
Metro de Madrid ritiene che gli autori abbiano affisso i manifesti solo per scattare la foto e li abbiano immediatamente rimossi. Aggiungono che quando accade qualcosa di simile, perché accaduto più volte, gli operai li allontanano immediatamente.
Questo è quello che è successo questo mese, quando in due stazioni sono apparsi manifesti di protesta contro la guerra a Gaza. Il nome delle fermate Ciudad Universitaria, sulla linea 6, e Urgel, sulla linea 5, era coperto dalle frasi “Urgent Stop Genocide” e “Bombed City”. Il gruppo Red Retro ha rivendicato la responsabilità sui propri canali social.
Questa azione contro Sánchez arriva dopo diverse udienze in tribunale questa settimana. Mercoledì scorso, la moglie del presidente del Governo, Begoña Gómez, è apparsa davanti al giudice Juan Carlos Peinado nell’ambito di un’indagine per quattro presunti reati: traffico di influenze, corruzione aziendale, appropriazione indebita e intrusione professionale. Koldo García, ex consigliere del ministro José Luis Ábalos, e l’imprenditore Víctor Aldama, sono comparsi davanti alla Corte Suprema. Inoltre, mercoledì, durante la sessione di controllo del Congresso dei Deputati, il PP ha attaccato duramente il PSOE per l’inchiesta aperta contro Ábalos.