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Nella risoluzione, il PT difende la fine dell’amnistia e della PEC sul personale militare


Il Direttorio Nazionale del Partito dei Lavoratori (PT) pubblicherà questo sabato (7) una risoluzione che chiede la fine delle discussioni sull’amnistia per i condannati per gli attacchi criminali dell’8 gennaio e sostiene la ripresa dei dibattiti sul PEC per limitare la partecipazione del personale militare in politica.

Il documento PT affronta anche questioni come la fine dell’orario di lavoro del 6×1 e la regolamentazione delle scommesse.

Il partito chiede anche un cambiamento nella strategia di comunicazione del governo e una posizione più assertiva sui social media.

Consulta i punti principali della delibera:

  • No all’amnistia: Il PT suggerisce di “seppellire la proposta di amnistia per i golpisti” e chiede la punizione per l’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) e tutti coloro che sono coinvolti nel tentativo di colpo di stato.
  • Estrema destra: “Confrontare il radicalismo violento dell’estrema destra bolsonarista resta una priorità non negoziabile”, si legge nel testo.
  • Forze armate: Riprendere l’articolazione di una proposta di emendamento costituzionale che modifica l’articolo 142 sulle Forze Armate e stabilisce che queste non hanno poteri di moderazione, oltre a obbligare tutto il personale militare che si presenta alle elezioni a mettersi in riserva.
  • Articolare e comunicare: priorità agli alleati, dialogo con la base, sia cattolica che evangelica, maggiore utilizzo dei canali radiofonici e televisivi e miglioramento della comunicazione digitale.
  • Regole delle scommesse: si evidenzia come prioritaria la regolamentazione delle scommesse online. Il testo qualifica l’attività come un’esplorazione “di buona fede”.
  • Super ricco: Tassare la ricchezza dei super-ricchi, seguendo “le più grandi economie del mondo”, dovrebbe essere al centro degli sforzi del governo nel 2025.
  • Concentrarsi sul lavoratore: lavorare verso tariffe zero nei trasporti (creazione di un sistema unico di mobilità universale e gratuita, sulla falsariga del SUS) e la fine della scala 6×1.
  • Combattere la fame: entro la fine dell’attuale mandato, sradicare completamente la fame – il testo menziona “quello che è successo nel 2014”. Combattere l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari.

Comunicazione a rischio

Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) ha chiesto, questo venerdì (6), un posizionamento più incisivo del partito sui social media. Il direttore generale è intervenuto in videoconferenza al seminario “La realtà brasiliana e le sfide del PT”.

Lula ha detto che è obbligato ad apportare “le correzioni necessarie” e che vuole apportarle a partire dal 2025.

“C’è un errore, un errore da parte mia nella comunicazione”, ha affermato Lula, aggiungendo che intende organizzare quest’area perché non sono gli oppositori politici a parlare bene del governo. “Siamo noi che dobbiamo parlare bene di noi stessi. Dobbiamo fare le cose nel modo in cui devono essere fatte”.

“La comunicazione è sempre stata oggetto dei nostri dibattiti ed è sempre un settore da migliorare”, ha affermato sabato il presidente del partito, il deputato Gleisi Hoffmann (PT-PR), in una conversazione con i giornalisti (7).

Interrogata su uno scambio in seno al Segretariato per la Comunicazione Sociale della Presidenza (Secom), presieduto dal ministro Paulo Pimenta (PT-RS), Gleisi ha dichiarato di non credere che la risoluzione abbia questo potenziale.

Secondo il presidente del PT, il governo dovrebbe utilizzare più frequentemente i canali radiofonici e televisivi per parlare alla popolazione.



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Luca

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