Nel sospendere la legge marziale, il presidente della Corea del Sud parla di “desiderio di salvare il Paese”

Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha affermato di aver rispettato la decisione del Parlamento e di aver revocato l’ordine della legge marziale. La fine della misura è stata approvata subito dopo con un voto del suo gabinetto.

Nella dichiarazione sulla sospensione della legge marziale, Yoon ha dichiarato di aver adottato la misura “con il fermo desiderio di salvare il Paese dalle forze antistatali”.

Ha anche invitato l’Assemblea nazionale a “fermare immediatamente le sue azioni sconsiderate che paralizzano le funzioni dello Stato”.

Leggi la dichiarazione completa di Yoon Suk Yeol

“Cari cittadini, ieri sera alle 23 ho dichiarato la legge marziale con la ferma volontà di salvare il Paese contro le forze antistatali che cercano di paralizzare le funzioni essenziali dello Stato e di distruggere l’ordine costituzionale della democrazia liberale.

Tuttavia, non molto tempo fa, l’Assemblea nazionale ha chiesto la sospensione della legge marziale, pertanto le truppe mobilitate per questioni legate alla legge marziale sono state ritirate.

La legge marziale sarà revocata immediatamente dopo aver accettato la richiesta dell’Assemblea nazionale attraverso una riunione del Consiglio di Stato (gabinetto).

Tuttavia, anche se abbiamo immediatamente convocato una riunione del Consiglio di Stato, poiché è ancora mattina presto e il quorum per la risoluzione non è stato ancora raggiunto, la legge marziale verrà revocata non appena sarà raggiunta.

Tuttavia, chiediamo all’Assemblea Nazionale di fermare immediatamente le sue azioni sconsiderate che paralizzano le funzioni dello Stato attraverso ripetuti impeachment, manipolazioni legislative e manipolazioni di bilancio”.

Il Consiglio dei Ministri approva la sospensione della legge marziale

Il gabinetto del presidente sudcoreano ha votato per l’abolizione della legge marziale poco dopo aver annunciato la sua intenzione di ritirare la misura.

Nel suo discorso, Yoon ha affermato che avrebbe dovuto aspettare fino a quando un numero sufficiente di membri del gabinetto avrebbero potuto votare.