Múcio dice che l’uscita dal governo sarà una decisione di Lula anche sotto pressione
Il ministro della Difesa José Múcio Monteiro ha dichiarato mercoledì (8) che l’uscita dall’Esplanada dos Ministérios non dipenderà esclusivamente da lui, ma da ciò che deciderà il presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT).
Della possibilità che Múcio lasci la Difesa si discute dietro le quinte del governo già dall’anno scorso, quando riferì a Lula una richiesta della famiglia che lo vuole più vicino, e non possibili differenze nei rapporti con le Forze Armate.
“Stiamo ancora parlando. E’ lui quello con il biglietto d’uscita. Il mio partito si chiama Lula. Farò quello che dice”, ha detto Múcio a Estadão dopo la cerimonia di commemorazione dei due anni degli atti dell’8 gennaio 2023, a Brasilia.
Secondo gli interlocutori, Lula non vuole che Múcio lasci il governo a causa dei buoni rapporti che ha con i militari. Ciò, sottolineano, era essenziale per evitare di aggravare la sfiducia dopo gli atti dell’8/1 2023, in cui sarebbero coinvolti membri della caserma – alcuni di alto rango –.
“Voglio ringraziare José Múcio, che ha portato i tre comandanti delle Forze Armate per dimostrare a questo Paese che è possibile costruire Forze Armate con lo scopo di difendere la sovranità nazionale”, ha detto il presidente durante la cerimonia.
Le indagini sul presunto tentativo di colpo di stato hanno portato all’incriminazione di almeno 25 militari per la loro partecipazione ai piani.
D’altra parte, Múcio è visto con riserva dai membri del PT, che lo criticano per aver difeso con fervore i militari anche in mezzo alle rivelazioni dell’inchiesta. Il ministro ha però un rapporto più personale con Lula, che preferisce anche lui non entrare in conflitto con le Forze Armate.