MP farà appello all’annullamento della condanna di Daniel Alves – 02/04/2025 – Esporte
Il servizio pubblico della Spagna ha annunciato mercoledì (2) che farà appello alla Corte suprema del paese contro la sentenza di una Corte d’appello ha annullato la condanna di quattro anni e sei mesi per stupro dell’ex giocatore brasiliano Daniel Alves.
Il parlamentare della comunità autonoma della Catalogna “ha annunciato (…) l’intenzione di appellarsi alla sentenza” della Corte d’appello.
La Corte d’appello ha annullato la scorsa settimana la condanna di quattro anni e sei mesi di prigione per stupro di una donna nel 2022 che l’udienza provinciale di Barcellona aveva determinato contro Alves l’anno scorso, come considerava, tra le altre ragioni, che nella sentenza vi erano “carenze probative”. Ha anche descritto la testimonianza del denunciante come “non affidabile”.
Inoltre, ha respinto il ricorso presentato contro la prima sentenza dal procuratore, che aveva richiesto una pena di prigione per l’ex atleta e l’accusa privata, che ha chiesto 12 anni.
I fatti si sono verificati nel bagno riservato di una discoteca a Barcellona all’alba il 31 dicembre 2022, dove il denunciante ha detto che l’ex giocatore brasiliano l’aveva costretta a fare sesso, che Alves-che è cambiato più volte con cui sono stati acconsentiti.
Con la decisione, i quattro magistrati di appello hanno assolto l’ex giocatore del Barcellona, che era stato in libertà condizionale per un anno dopo 14 mesi di carcere e hanno annullato le misure precauzionali.
La decisione è stata ampiamente criticata da settori femministi, nonché diversi ministri del governo di sinistra del Primo Ministro Pedro Sánchez.
Il vice riproduttore María Jesús Montero ha dichiarato sabato che è una “vergogna che mettiamo ancora in discussione la testimonianza di una vittima e si dice che la presunzione di innocenza sia in vista della testimonianza delle donne coraggiose”.
Il Consiglio generale della magistratura (CGPJ), un organo che regola il lavoro dei giudici spagnoli, ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime sostegno ai magistrati e ricorda che “la protezione e il sostegno delle vittime, in particolare i crimini contro la libertà sessuale, non implica il rinuncia alla presunzione di innocenza, che è un diritto fondamentale”.
Molto criticato dall’opposizione, Montero si è scusato martedì, anche se ha definito la frase “battuta d’arresto”.