Il candidato alla presidenza della Camera, il deputato federale Hugo Motta (Republicanos-PB), ha negato che esista un movimento condizionante da parte dei deputati a non votare sull’agenda economica del governo finché la Corte Suprema Federale (STF) non allenterà le regole sulla emendamenti parlamentari.
“Non direi che ci siano condizionamenti da parte dei leader, ma l’atmosfera alla Camera, dato che abbiamo quasi cinque mesi di bilancio bloccato, è che la questione possa essere risolta il prima possibile”, ha detto CNN.
Motta, però, ammette la connessione tra i temi. “Esiste una connessione tra i due, non solo in relazione ai tagli alla spesa, ma all’intera agenda di bilancio stessa”, ha affermato.
“Abbiamo quindi questioni importanti che dipendono, sì, da questa decisione della Corte Suprema”, ha aggiunto il deputato, favorito nella disputa per il comando della Camera.
Voti insufficienti
Poco dopo l’incontro di martedì (3), i leader hanno riferito al CNN che, sebbene l’attuale sindaco Arthur Lira (PP-AL) abbia guidato i progetti relativi al pacchetto fiscale, non ci sono ancora abbastanza voti per approvare la questione – e nemmeno per approvare le richieste urgenti.
L’urgenza, in questo caso, è necessaria affinché le questioni non debbano passare attraverso le commissioni della Camera.
All’ordine del giorno di questo martedì c’è il progetto che regola il minuzioso insieme di programmi sociali, come il Beneficio di Pagamento Continuo (BPC) e la Bolsa Família.
All’ordine del giorno anche il progetto che limita l’utilizzo dei crediti d’imposta in caso di deficit dei conti pubblici.
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