Il Governo della Junta de Andalucía presieduto da Juan Manuel Moreno insiste nell’appalto con la sanità privata, nonostante il fatto che questo sistema di aggiudicazione senza concorrenza e pubblicità utilizzato per i contratti di emergenza tra il 2020 e il 2024 sia oggetto di indagine nei tribunali. L’Esecutivo autonomo ha appena prorogato di sei mesi i contratti sanitari per gli interventi chirurgici degli utenti del Servizio Sanitario Andaluso (SAS) nelle province di Almería e Siviglia e, come hanno confermato fonti del Ministero della Salute, nei prossimi settimane lo stesso verrà fatto con il resto dei territori della comunità.
Quest’ultima modalità di selezione dei premi è stata annunciata dal precedente ministro della Salute, Catalina García, nel febbraio dello scorso anno come parte di un piano shock per alleviare le liste di attesa. Questa nuova iniziativa, denominata Piano di Garanzia Salute, prevedeva un investimento di 283 milioni, di cui il 42% verrebbe destinato a concerti senza partecipazione gratuita con sanità privata per ridurre le liste d’attesa alle stelle. Questa decisione è stata poi giustificata come soluzione provvisoria agli ostacoli all’attuazione del nuovo sistema contrattuale SAS, che prevedeva due accordi quadro da 734 milioni di euro con la sanità privata, uno dei quali era stato impugnato in tribunale. All’epoca, García riferì che questi nuovi premi sarebbero durati fino al dicembre 2024 e che, sebbene fossero prorogabili per sei mesi, “sperava di non doverlo fare”.
Infine, la nuova consigliera, Rocío Hernández, ha reso effettive queste proroghe per altri sei mesi. I primi ad essere approvati dal Consiglio di Governo sono stati quelli relativi ai contratti di assistenza chirurgica della provincia di Almería, per un importo di 17 milioni di euro, il 14 gennaio, e quello di Siviglia, per 31,5 milioni di euro, nel consiglio di questo settimana, come previsto ElDiario.es. Le fonti interpellate del Ministero della Salute insistono sul fatto che non si tratta di contratti d’urgenza, come quelli su cui indaga il tribunale di Siviglia, ma si tratta di proroghe riconosciute nel capitolato d’oneri avanzato dalla stessa consigliera fine dicembre e che servirà a coprire l’assistenza sanitaria fino alla definizione degli accordi quadro.
Queste proroghe comportano però un aumento del budget iniziale stanziato per questi premi, da 119,9 milioni di euro, come previsto nel piano shock presentato lo scorso anno, a oltre 220 milioni. Questi tipi di premi negoziati senza pubblicità sono limitati alla presenza di tre candidati, ma il precedente consigliere aveva assicurato che sarebbero stati aperti a tutti i candidati privati che volessero presentarsi. Alla fine, però, la maggior parte è finita nelle grandi catene ospedaliere private della comunità: Quirón, Asisa (attraverso la sua rete di ospedali HLA), Viamed, Cruz Roja, Vithas e l’Ordine Ospedaliero San Juan de Dios. Nel caso dei contratti prolungati a Siviglia, i beneficiari sono i sei enti che hanno partecipato attraverso quattro UTE e, ad Almería, la proroga di sei mesi sarà realizzata dall’UTE composta da Asisa e Vithas.
Abuso di premi selezionati manualmente dal 2020
Il Consiglio ha avviato nel 2020 la dinamica di svolgimento dell’aggiudicazione senza gara, avvalendosi del quadro normativo abilitato a causa della pandemia che ha consentito l’affidamento con modalità emergenziali. Tuttavia, il governo Moreno ha continuato a prorogare questi contratti quando la tutela giuridica era venuta meno, contravvenendo anche a un’istruzione del 2021 del proprio Ministero delle Finanze in cui avvertiva il Ministero della Salute che questo tipo di contratti di emergenza avrebbero dovuto avere carattere residuo. Nonostante ciò, questi premi palmari sono stati prorogati fino al 2024, passando da 70 a 243 milioni di euro. Proprio questi lodi espressi, sui quali l’ispezione della Giunta andalusa ha emesso rapporti sfavorevoli, sostenendo che la SAS avrebbe fatto un “uso improprio” di tale contratto, sono ora indagati come presunto reato di prevaricazione amministrativa in cui sono coinvolti i tre I dirigenti della SAS che Moreno ha avuto da quando è arrivato al governo comunitario nel 2019 sono stati accusati.
È stata proprio la pubblicazione di queste proroghe al di fuori del procedimento legale che le tutelava, a spingere il Consiglio ad annunciare, nel marzo 2023, che avrebbe posto fine a questa procedura di premi selezionati per tornare al sistema pubblico della competizione competitiva e della pubblicità che sarebbe stato modificato. In questo contesto, nell’ottobre dello stesso anno, il Ministero della Salute annunciò un nuovo quadro contrattuale pubblico che prevedeva due appalti pubblici da 734 milioni per l’assistenza sanitaria privata per effettuare interventi chirurgici, consulenze ed esami diagnostici nei prossimi quattro anni, a partire dal 2024. Un quadro che venne troncato appena un mese dopo, quando il Tribunale Amministrativo delle Risorse Contrattuali dell’Amministrazione Autonoma accettò di annullare la procedura di aggiudicazione di uno dei due appalti, costringendo scrivere il nuovo documento.
Da allora, l’intera procedura è stata congelata e il Consiglio ha fatto nuovamente ricorso alla contrattazione manuale per alleviare le liste di attesa. Una forma di giudizio che durerà almeno altri sei mesi.