Site icon La terrazza Mongardino

Moraes nega gli arresti domiciliari a Chiquinho Brazão, ma autorizza la partenza per gli esami



Il ministro Alexandre de Moraes, del Tribunale Supremo Federale (STF), ha respinto la richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla difesa del deputato federale Chiquinho Brazão (nessuna parte) per motivi medici, ma lo ha autorizzato a lasciare il carcere per un faccia a faccia consultazione con un cardiologo di vostra scelta, oltre ad eventuali esami necessari.

La partenza dal Penitenziario Federale di Campo Grande (MS) avverrà sotto scorta della Polizia Federale per un appuntamento in città stessa e la data, l’ora e il luogo dovranno essere comunicati all’autorità con cinque giorni di anticipo. Moraes ha risposto al parere della Procura Generale (PGR) che negava il passaggio agli arresti domiciliari, ma lo autorizzava a uscire per svolgere la consultazione.

“Autorizzo l’esecuzione immediata dell’esame di angiografia coronarica, che potrà essere effettuato dal cardiologo nominato da João Francisco Inácio Brazão nella città in cui si trova l’imputato, attraverso una scorta effettuata dalla Polizia Federale” , ha scritto il magistrato.

Gli avvocati sostengono che a Brazão è stata diagnosticata una malattia coronarica e ha già subito interventi coronarici, e attualmente soffre di continui dolori al petto, indicando possibili gravi complicazioni come l’ostruzione arteriosa completa, l’urgente necessità di cateterizzazione o addirittura un intervento chirurgico a cuore aperto.

Il deputato è stato valutato a dicembre da un cardiologo in carcere, che ha raccomandato ulteriori esami e un possibile rinvio per un intervento chirurgico. Nonostante ciò la richiesta degli arresti domiciliari è stata respinta.

La decisione è stata trasmessa alla plenaria, ma non è stata ancora presa. Il presidente della Camera, Arthur Lira (PP), ha concluso l’attività legislativa il 20 dicembre, lasciando la decisione al prossimo presidente della Camera.



source

Exit mobile version