Moraes autorizza Bolsonaro a prendere contatto con Valdemar durante la messa del 7° giorno
Il ministro Alexandre de Moraes, della Corte Suprema Federale (STF), ha autorizzato, questo mercoledì (4), l’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) ad avere contatti con Valdemar Costa Neto durante la messa del settimo giorno per la morte della madre del figlio presidente, Leila Caran Costa.
L’atto religioso è previsto lunedì (9), alle ore 18, a Mogi das Cruzes (SP).
Restrizioni
La decisione di Moraes risponde alla richiesta della difesa di Bolsonaro. Gli avvocati hanno ribadito che l’ex presidente “rispetterà rigorosamente” tutte le restrizioni imposte e che non “manterrà alcun dialogo sulle indagini in corso”.
Nella decisione, Moraes ha sottolineato la dichiarazione della difesa secondo cui Bolsonaro non avrebbe parlato dell’indagine con Valdemar.
Nella richiesta, la difesa dell’ex presidente ha citato “l’importanza della cerimonia religiosa del settimo giorno come pietra miliare per concludere i rituali di addio e rendere omaggio alla memoria del defunto” per chiedere l’autorizzazione.
Il ministro della STF ha inoltre sottolineato che non vi sono “nessuna restrizione al movimento di Bolsonaro” nel paese.
Fuorigioco
Obiettivi dell’operazione Tempus Veritatis nel febbraio di quest’anno, da allora ai due è stato impedito di mantenere i contatti per decisione di Moraes.
Il ministro è il relatore presso la STF dell’inchiesta sul presunto tentativo di colpo di stato, in cui Bolsonaro e Valdemar sono stati incriminati dalla Polizia Federale (PF).
Veglia
Martedì (3), Moraes aveva già dato l’approvazione alla partecipazione di Bolsonaro alla veglia funebre e alla sepoltura della madre di Valdemar.
Anche con l’autorizzazione, Bolsonaro non ha partecipato alla veglia funebre. Secondo i legali avrebbe smesso di partire “per mancanza di tempo per l’organizzazione logistica e gli spostamenti”.
Bolsonaro, Valdemar e altre 35 persone sono stati incriminati dal PF per i crimini di colpo di stato, tentativo di abolizione violenta dello stato di diritto democratico e organizzazione criminale.
Le conclusioni del PF sono state trasmesse alla Procura Generale (PGR), che deciderà se inviare una denuncia alla STF, archiviare il caso o richiedere ulteriori indagini.