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Molto da dire e poco da raccontare: imperscrutabili anche le strade del calcio | Sport


Copertina del libro Molto da dire e poco da raccontare, di Javier Guillén.
Copertina del libro Molto da dire e poco da raccontare, di Javier Guillén.

Le vie del Signore saranno imperscrutabili, ma anche quelle del calcio non sono male. Ecco perché creare storie di fantasia sul calcio è un compito così complicato: è uno sport che genera situazioni reali così inverosimili che, anche trasferite in una favola, sarebbero difficili da credere. La stagione 1993-1994 del Deportivo de la Coruña è uno dei migliori esempi. La squadra era tornata nella massima serie tre anni prima. Nella stagione del suo ritorno, è stato salvato dalla retrocessione nei playoff della promozione estinta, in cui il candidato alla promozione ha affrontato la squadra che cercava di evitare la retrocessione. Poi sono arrivati ​​Mauro Silva e Bebeto, due giocatori brasiliani che avevano firmato accordi con due big europee e hanno cambiato idea per stabilirsi in Galizia. Nella sua prima stagione, la squadra si piazzò terza, a quattro punti dal campione (allora la vittoria valeva due punti). Nel 93-94, il calcio darà un’altra svolta al suo imprevedibile archivio giornalistico. All’ultimo minuto dell’ultima partita, il Deportivo avrebbe avuto un rigore. Se segnasse, sarebbe campione del campionato per la prima volta nella sua storia. Lo ha lanciato Djukic. González, il portiere del Valencia, lo ha fermato. Qualcuno dietro la porta ha preso a calci un cartellone pubblicitario in segno di frustrazione. La recinzione è caduta. Quel calcio l’hanno dato i tifosi del Deportivista, ma anche tutti i tifosi esterni al club che avevano vibrato e sognato la stagione della squadra galiziana. Il calcio aveva creato una nuova storia difficile da immaginare. e il concetto di SuperDepor sarebbe per sempre legato al Rigore di Djukic.

Molto da dire e poco da raccontare (Altamarea) – che riprende come titolo la frase iconica di coach Arsenio Iglesias nella conferenza stampa post partita – è un esercizio di grande cronaca di un momento storico. Una storia ricca di contesto e dettagli a cui hanno partecipato più di 200 persone che hanno vissuto quel momento. Un libro per capire come il destino tesse la sua inesorabile tela, portando a un esito che nessuno sceneggiatore avrebbe potuto immaginare e che, invece, è realmente accaduto.



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