Milei sfrutta la vittoria del Botafogo nella Libertadores per difendere la SAF nel calcio argentino
Il presidente ha sfidato l’AFA a consentire la trasformazione dei club in SAF, fissando una scadenza affinché ciò avvenga
Il vice addetto stampa di Javier MileyJavier Lanari, ha lanciato una provocazione affermando che era una “brutta giornata per essere anti-SAF” dopo la vittoria del Botafogo in Copa Libertadores. Ha utilizzato la vittoria del club per rafforzare la difesa delle società calcistiche (SAF) in Argentina, sottolineando che il Botafogoche si trovava in gravi difficoltà finanziarie, è diventata campione dopo l’acquisizione e l’investimento da parte di un uomo d’affari americano. La recente vittoria del Botafogo è servita a Milei e ai suoi alleati per ravvivare la discussione sulla SAF, che ha incontrato la resistenza sia dei tifosi che dell’AFA (Federcalcio argentina). Il presidente ha sfidato l’AFA a consentire la trasformazione dei club in SAF, fissando una scadenza affinché ciò avvenga. Un decreto di Milei, nonostante sia stato bloccato al Senato, resta in vigore fino all’analisi della Camera dei Deputati.
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L’AFA, insieme alla Conmebol, si è espressa contro la proposta, sostenendo che la trasformazione obbligatoria in SAF rappresenta un’ingerenza dello Stato e viola i diritti umani. L’ente ha ribadito il suo impegno verso il modello delle associazioni civili senza scopo di lucro, che è la struttura tradizionale del calcio argentino. Lanari ha inoltre sottolineato che, nei suoi 118 anni di storia, il Botafogo non aveva mai vinto la Libertadores fino alla sua trasformazione in SAF. L’uomo d’affari John Textor, che controlla il club, ha partecipazioni anche in altre squadre.
Il governo Milei, con il sostegno del segretario allo sport Daniel Scioli, difende le SAF come un modo per rilanciare il calcio argentino, anche se Scioli, nel recente passato, ha sostenuto il divieto di questo modello. Milei vede la resistenza alle SAF come un riflesso di ciò che chiama “impoverimento del socialismo nel calcio”. Durante la sua campagna, ha dovuto affrontare la forte opposizione di club tradizionali, come River Plate e Boca Juniors, che si sono espressi contro la privatizzazione del calcio in Argentina, evidenziando la divisione tra le nuove proposte e le tradizioni sportive del paese.
Pubblicato da Sarah Paula
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale